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Settant'anni di Contemporary Records

12/06/2024 0 Comments
Settant'anni di Contemporary Records

Fondata nel 1951 da Lester Koenig (1917-1977), la Contemporary Records vanta una storia davvero

unica nello scintillante panorama musicale di Hollywood. Fine intellettuale appassionati di tutte le

arti, Les Koenig si innamorò del jazz da adolescente a New York, città in cui era cresciuto nella

ricca famiglia di un giudice. Il collezionismo di dischi lo portò a stringere un’amicizia che durò

tutta la vita con John Hammond, la futura icona dell'industria musicale di sette anni più anziano di

lui, che portò Koenig ad assistere alle sessioni di registrazione che produceva, facendo nascere nel

suo giovane amico il sogno di fondare prima o poi una casa discografica di jazz. In realtà, Koenig

non si sarebbe mai dedicato alla musica come carriera se, anni dopo, non fosse stato bersaglio di

persecuzioni politiche.

Al Dartmouth College, tra gli amici di Koenig c'era Budd Schulberg, il cui padre, B.P. Schulberg,

era il direttore della produzione della Paramount Pictures. L'anziano Schulberg apprezzava le

recensioni cinematografiche e musicali che Koenig faceva pubblicare sul giornale di Dartmouth e lo

conobbe durante le vacanze che Koenig trascorse nella loro casa in California. Dopo aver

frequentato la facoltà di legge di Yale, che lasciò dopo la morte del padre, Koenig fu assunto da

Martin Block per lavorare alla stazione radiofonica di New York WNEW, dove si mise in grande

evidenza grazie al popolare programma Make Believe Ballroom, in cui Block trasmetteva dischi di

gruppi di ballo, simulando l'ambiente di una sala da ballo per dare l'illusione di trasmettere concerti

dal vivo. Dopo un anno di collaborazione con Block, nel 1937 B.P. Schulberg telefonò a Koenig,

intimandogli di abbandonare tutto e di trasferirsi subito a Hollywood, dove lo avrebbe assunto come

sceneggiatore alla Paramount.

Koenig divenne così uno sceneggiatore hollywoodiano a tutti gli effetti, ma non abbandonò mai la

sua passione per il jazz. In questo periodo incise le sue prime sessioni per la Jazz Man Records, un

negozio di dischi che produceva anche registrazioni. La sede della Jazz Man Records si trovava al

fondo dell'isolato dal cancello principale della Paramount su Melrose Avenue e nel giro di

pochissimo tempo divenne un ritrovo abituale per Koenig. Koenig fece amicizia con i proprietari di

Jazz Man, Marili Morden e i suoi successivi mariti, David Stuart e Nesuhi Ertegun, che rimasero

amici e alla fine lavorarono insieme a Koenig alla Contemporary. In questo periodo nella Bay Area

stava emergendo un revival jazzistico stile New Orleans e Koenig contribuì a documentare questo

stile finanziando e producendo a partire dal 1941 diversi dischi di artisti del calibro di Lu Watters,

Bob Scobey, Turk Murphy, che sarebbero ben presto diventati gli artisti di maggior spicco del

catalogo della Jazz Man Records.

Poco dopo l'entrata degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, Koenig si unì all'unità

cinematografica dell'Army Air Corp, scrivendo sceneggiature per documentari di guerra. Nel 1943

iniziò a collaborare con il regista William Wyler, dando vita a un sodalizio che sarebbe durato nove

anni. Tra i lavori di guerra realizzati da Koenig con Wyler merita di essere ricordata la celebre

sceneggiatura del documentario The Memphis Belle: A Story of a Flying Fortress (1944), un film

che fu elogiato dal presidente Roosevelt dopo la proiezione alla Casa Bianca. Tornato alla vita

civile come secondo di Wyler, Koenig interpretò ruoli chiave in film storici come I migliori anni

della nostra vita (Dana Andrews, Fredric March, Myrna Loy), L'ereditiera (Olivia de Havilland,

Montgomery Clift), Detective Story (Kirk Douglas, Eleanor Parker), Carrie (Laurence Olivier,

Jennifer Jones) e Vacanze romane (Audrey Hepburn, Gregory Peck).

La carriera cinematografica di Koenig fu di fatto interrotta dall'allarme rosso nel 1953, quando fu

chiamato a testimoniare davanti alla Commissione per le attività antiamericane della Camera.

Messo all’indice dall'establishment conservatore di Hollywood per le sue simpatie di sinistra,

Koenig si dedicò a tempo pieno alla musica.

Nel 1949 Les Koenig aveva lanciato la Good Time Jazz Records per i cataloghi della Jazz Man e

della Crescent Records (che comprendevano alcuni dei titoli più emblematici delle leggende di New

Orleans, Bunk Johnson, Kid Ory, George Lewis e Jelly Roll Morton), che aveva acquisito dopo il

divorzio di Ertegun e Morden. Tra i primi titoli GTJ che Koenig produsse ci furono le prime

registrazioni dei Firehouse Five Plus Two (band composta da creativi della Disney), una novelty

band basata sul trad-jazz che godeva di una notevole popolarità tra le celebrità hollywoodiane

dell'epoca. Nel 1951, Koenig fondò l'etichetta Contemporary, che secondo le sue prime intenzioni

avrebbe dovuto essere una piattaforma per i compositori classici contemporanei, da cui il nome

Contemporary.

Lo stesso anno, Koenig fu contattato da Howard Rumsey, l'ex bassista di Stan Kenton, che con il

suo socio in affari John Levine gestiva il Lighthouse, uno dei locali jazz più prestigiosi della West-

Coast, per varare la pubblicazione del primo album della Lighthouse All-Stars che avevano

registrato loro stessi. Koenig lo fece e trasformò la Contemporary da veicolo di musica classica

contemporanea a etichetta di jazz moderno. E, con il perdurare della sua presenza nella lista nera del

governo, Koenig si trasformò in proprietario di un'etichetta jazz a tempo pieno.

I dischi della Contemporary, in particolare quelli registrati dall'ingegnere del suono Roy DuNann,

sono da tempo apprezzati dagli audiofili. Koenig era meticoloso nel catturare l'essenza di ciò che i

musicisti cercavano di esprimere; questo era il suo obiettivo primario come produttore. Durante la

sua carriera cinematografica, Koenig aveva imparato ad apprezzare e a comprendere le possibilità

espressive della tecnologia cinematografica e audio, un fatto che gli aveva permesso di stringere

amicizia con il leggendario direttore della fotografia Gregg Toland, che aveva lavorato a molti film

di Wyler e aveva raggiunto una fama planetaria grazie al celebre film Quarto potere. Appassionato

di musica e dischi, Koenig era altrettanto affascinato dalla tecnologia audio.

Le prime sessioni della Contemporary si tenevano spesso alla Capitol Records, ma Koenig portava

sempre con sé i suoi microfoni. Deciso a creare un proprio studio, nel 1956 portò via dalla Capitol

l'ingegnere Roy DuNann. DuNann, che aveva lavorato alla Capitol sotto la guida del leggendario

John Palladino, si era già fatto un nome, registrando, tra le altre cose, lo straordinario successo

numero uno di Tennessee Ernie Ford, "Sixteen Tons". DuNann rimase colpito dall'attenzione di

Koenig per i dettagli e per i suoi microfoni. La dedizione di Koenig all'audio di alta qualità era

particolarmente importante per DuNann, che in breve tempo si impegnò a trasformare il magazzino

situato sul retro dell'ufficio di Melrose Place della Contemporary in uno studio di registrazione di

prim'ordine. Koenig aveva già investito in apparecchiature di prim'ordine. L'attrezzatura

comprendeva diversi microfoni a condensatore a valvole tedeschi e austriaci, tra cui due Neumann

U-47, oggi apprezzati come i microfoni vocali preferiti da molte star della registrazione, e una

coppia di AKG C-12, la Rolls Royce dei microfoni. La combinazione delle straordinarie capacità di

DuNann, di una grande sala di registrazione dai soffitti alti, di apparecchiature di alta qualità, di un

percorso del segnale semplice ma incontaminato e di musicisti di prim'ordine ha reso Contemporary

un leader nel catturare il jazz con un calore e un'immediatezza senza precedenti.

L'elenco di importanti ex allievi ingegneri della Contemporary include DuNann, naturalmente, il

designer di studi Howard Holzer e il grande ingegnere di rimasterizzazione Bernie Grundman, che

arrivò alla Contemporary come giovane ingegnere e a cui Les Koenig insegnò le complessità della

masterizzazione dei dischi nello studio all'avanguardia della Contemporary, così come il figlio di

Les Koenig, John, che in seguito divenne presidente della Contemporary Records quando Les

Koenig morì a soli 59 anni nel 1977. Tra i fan della produzione di Les Koenig e dei suoi metodi di

ingegneria audio c'erano Herb Alpert e Jack Holzman (fondatore della Elektra Records), che

cercarono entrambi Koenig per rimasterizzare i propri dischi agli albori delle loro etichette, un

incarico che Koenig avrebbe delegato a Grundman, che alla fine andò a lavorare per Alpert alla

A&M Records, prima di fondare un proprio studio di rimasterizzazione all'avanguardia di livello

mondiale.

Les Koenig era noto per la sua amicizia nei confronti dei musicisti, oltre che per la sua grande

onestà. Queste qualità fecero della Contemporary una meta privilegiata dagli artisti. L'identità

iniziale dell'etichetta è stata plasmata dalla Lighthouse All-Stars di Howard Rumsey, un gruppo

composto per la maggior parte da ex allievi della Kenton. Tra gli ex allievi della Kenton che

parteciparono alle sessioni della Contemporary fin dall'inizio c'erano Shelly Manne, Art Pepper,

Bob Cooper, Shorty Rogers, Conte Candoli, Bud Shank e molti altri. Il loro sound era emblematico

del jazz della West Coast dell'epoca, ma il newyorkese Koenig non si impegnava solo a registrare

musicisti locali.

Il catalogo della Contemporary comprende moltissimi album di Sonny Rollins, Ornette Coleman,

Cecil Taylor, Benny Golson, Art Farmer, Phineas Newborn, Benny Carter, Helen Humes, il Curtis

Counce Group, Victor Feldman, Harold Land, Teddy Edwards, Howard McGhee, Ben Webster,

Woody Shaw insieme ai West-Coasters Hampton Hawes, Barney Kessel e Andre Previn. Dopo la

morte di Les Koenig, durante i sette anni di permanenza alla guida della Contemporary, John

Koenig, che aveva prodotto dischi con il padre per diversi anni, tra cui alcuni con Art Pepper (con

Elvin Jones e anche con Charlie Haden), Art Farmer (con Art Pepper, Hampton Hawes, Shelly

Manne e Ray Brown), Woody Shaw, Sonny Simmons e altri), ha prodotto album di Joe Henderson

(con Chick Corea), Joe Farrell (con Freddie Hubbard), Bobby Hutcherson (con McCoy Tyner),

Chico Freeman (con Wynton Marsalis e Bobby Hutcherson), George Cables (con Bobby

Hutcherson e Freddie Hubbard), Peter Erskine (con Michael Brecker, Kenny Kirkland e Eddie

Gomez) e altri, aggiungendo nuove dimensioni al catalogo della Contemporary. Gli artisti che

Lester e John Koenig registrarono risposero alla loro ferma fiducia nella loro creatività, oltre che

alla loro stessa bona fides musicale. Di conseguenza, la Contemporary divenne un veicolo

essenziale per loro.

Sette decenni dopo la sua nascita, l'eredità dell'etichetta appare più imponente che mai, dato che gli

album - molti dei quali ormai ampiamente acclamati come classici - continuano a ispirare gli

appassionati di jazz e audio e a fungere da influenza e ispirazione per i principali musicisti della

scena contemporanea.

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