ONSLOW/CHERUBINI:Quartetti per archi

I compositori attivi nella prima metà del XIX secolo a Parigi (e, per estensione, in ogni parte della Francia) trovarono grandi difficoltà ad affermarsi nel repertorio strumentale e cameristico. Quella era infatti l’epoca d’oro del grand opéra e agli occhi del pubblico ogni altro genere musicale contava poco o nulla. Tuttavia, come avveniva anche in altri centri musicali europei, nei salotti aristocratici la musica cameristica trovò appassionati estimatori, e le opere dei compositori austriaci e tedeschi vennero emulate da un numero crescente di musicisti francesi, ai quali dobbiamo un corpus di quartetti e di quintetti per archi di altissimo livello. Aristocratico ricco e molto influente, Georges Onslow dimostrò di possedere una particolare congenialità con il repertorio cameristico, un fatto che taluni musicologi hanno ritenuto derivare dalle sue origini britanniche. Un altro ‘francese’ che – almeno negli ultimi anni della carriera – si dedicò all’ambito cameristico fu l’italiano Luigi Cherubini. Dopo i quartetti per archi, la CPO con questo disco ci offre i quintetti di questi due compositori nell’esaltante interpretazione del Diogenes Quartett, per l’occasione rinforzato dal violoncellista Manuel van der Nahmer.