

Esecutore: Stefan Irmer
Autore: Field John
Numero dischi: 1
Barcode: 0760623184920
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Il romanticismo dei notturni Melodie tanto semplici quanto delicate e affascinanti vengono sostenute da architetture armoniche che sembrano proiettarle oltre l’orizzonte, verso l’infinito. No, non stiamo parlando di Chopin. L’autore di questo magici notturni è John Field, compositore vissuto una generazione prima del ben più famoso autore polacco, che seppe far coesistere brillantemente lo spirito di un romanticismo estremamente espressivo con un eccezionale intuito per le possibilità tecniche ed espressive del pianoforte. Con questo splendido disco Stefan Irmer inizia una nuova integrale dei notturni di John Field, che promette meraviglie. Il fascino di Field Il compositore irlandese non considerò mai queste opere come definitivamente finite, al punto che ogni volta che le eseguiva ci aggiungeva qualcosa di nuovo in base alle circostanze, al gusto del pubblico e all’atmosfera del momento. Per questo motivo, alcuni dei suoi notturni ci sono pervenuti in diverse versioni sensibilmente diverse tra loro. Stefan Irmer si dimostra perfettamente all’altezza di questo compito tutt’altro che semplice, anzi – utilizzando i mezzi dei nostri giorni – prosegue il percorso intrapreso due secoli fa dallo stesso Field, aggiungendo alle sue opere nuovi spunti, tra cui qualche elemento tratto dal jazz e del tango, e dando vita a una serie di interpretazioni fresche e briose che sarebbero sicuramente piaciute anche all’autore. Un team di grande talento A un primo ascolto, le melodie di Field possono sembrare semplici e prive di spunti di particolare interesse, ma a un esame più attento rivelano contenuti molto più profondi. Collocandosi nel solco dell’allora nascente romanticismo, queste opere si inoltrano nel fitto delle selve, rivelando spesso modulazioni imprevedibili, e l’obiettivo sembra allontanarsi sempre di più man mano che il pianoforte diffonde le loro maliose melodie. Il grande talento improvvisativo e la sbrigliata fantasia di Field erano state scoperte dal suo maestro Muzio Clementi. Questo celebre virtuoso, didatta e costruttore di pianoforti era solito presentare i suoi strumenti alla clientela più facoltosa di Londra facendo esibire il suo talentuoso pupillo, che lasciava regolarmente a bocca aperta tutti i convenuti. Questo sistema di vendita ebbe evidentemente successo, visto che Clementi propose al giovane Field di seguirlo in un lungo viaggio in tutti i principali centri musicali europei. L’anima russa Dopo lunghe peregrinazioni, Field si stabilì a San Pietroburgo. Il fatto che il compositore irlandese sia stato influenzato in questa decisione dallo spirito malinconico tipicamente russo e dalla sua affinità con quella che viene generalmente definita anima russa trova conferma nell’accesa espressività del Notturno n. 2 e nella dolente intensità del Notturno n. 8. Queste opere sembrano essere state scritte su misura per Irmer, pianista dotato di un grande temperamento e di una innata eleganza che si è messo in evidenza non solo grazie alle sue eccezionali registrazioni dedicate alle opere di Rossini e di Clementi. Eseguendo i notturni di John Field, Irmer ha il merito di schiudere al grande pubblico un universo sonoro tanto magico quanto virtualmente sconosciuto, che viene esaltato al massimo grado dalle infinite sfumature timbriche del meraviglioso Steinway Manfred Bürki del 1901.
Stefan Irmer su MDG:
GABRIEL FAURE
integrale dei notturni
Stefan Irmer, pianoforte
MDG1626 (CD alto prezzo)
JULES MASSENET
integrale delle opere per pianoforte
Stefan Irmer, pianoforte
MDG1729 (CD alto prezzo)