STRAVINSKY: La Sagra della Primavera

Uno scandalo leggendario La prima esecuzione della Sagra della primavera di Igor Stravinsky è entrata negli annali della musica classica per il fatto di avere scatenato nel 1913 un incredibile scandalo che mise a rumore anche una città cosmopolita come Parigi. Per la verità, il pubblico più informato non era del tutto all’oscuro di quello che sarebbe capitato, perché l’anno precedente il compositore russo aveva preso parte – sempre a Parigi – alla prima esecuzione della versione per due pianoforti di quest’opera destinata a segnare un punto di rottura nel repertorio orchestrale della prima metà del XX secolo. Oggi il Piano Duo Trenkner / Speidel ripropone la versione per pianoforte a quattro mani della Sagra della primavera. Questa trascrizione mette in evidenza un gran numero di dettagli che consentono di farsi un’idea più precisa di quello che viene considerato uno dei più impressionanti capolavori della letteratura orchestrale di tutti i tempi e di delineare un affascinante confronto con la celebre versione per orchestra, proposta nella splendida interpretazione della Beethoven Orchester Bonn diretta da Stefan Blunier. Un’esperienza memorabile A distanza di diversi anni della prima esecuzione assoluta, Claude Debussy scrisse che il ricordo di quel concerto continuava a essere per lui una sorta di «meraviglioso incubo». In quell’occasione Debussy fornì gentilmente il secondo paio di mani e da quell’epoca iniziò a nutrire un’ammirazione sempre più grande per il suo collega di nove anni più giovane. La fascinosa ambivalenza tra la tellurica violenza e la meravigliosa tavolozza timbrica di quest’opera non poteva essere espressa in maniera più eloquente. Nella Sagra della primavera il ritmo assurse al rango di fattore motivico, dando vita a un’esperienza d’ascolto completamente nuova. Come una seconda natura Evelinde Trenkner e Sontraud Speidel si accostano a questa partitura di impressionante difficoltà con un’incredibile naturalezza. I numerosi anni di carriera trascorsi insieme hanno consentito alle due pianiste di sviluppare una stupefacente precisione nelle esecuzioni a quattro mani, una dote che in questo caso permette loro di esprimere questa ritmica accentuata con incontenibile energia. La riduzione per pianoforte offre la possibilità di notare anche le più piccole melodie orizzontali con una trasparenza fino a questo momento assolutamente inimmaginabile, al punto che possiamo assicurarvi che la Sagradella primavera non può essere eseguita con una maggiore trasparenza. Una perfezione estatica Nel complesso, la registrazione live della Sagra della primavera realizzata dalla Beethoven Orchester Bonn esprime chiaramente tutto lo spettro dell’immagine orchestrale. Per gli appassionati alle prime armi l’inizio di quest’opera con il celebre motivo che porta il fagotto a inerpicarsi in un registro per lui terribilmente acuto costituisce una delle icone più famose della musica classica e quando Stefan Blunier guida la sua folta orchestra agli empiti orgiastici della partitura di Stravinsky si materializza in maniera estremamente vivida il fascino quasi blasfemo con cui venne accolta la prima esecuzione assoluta. Se a tutto questo si aggiunge ancora la straordinaria qualità sonora garantita da questo SACD realizzato con l’innovativa tecnologia 2+2+2 di cui la MDG detiene l’esclusiva, l’evocazione di questa estatica primavera pagana assume contorni di incredibile realismo.

Già disponibili:

GUSTAV MAHLER

sinfonie n. 1 e 2 – trascrizione per pianoforte a quattro mani

Piano Duo Trenkner / Speidel

MDGSA1778 (2 SACD alto prezzo)

GUSTAV MAHLER

das klagende lied, blumine, adagio (sinfonia n. 10)

Solisti, Czech Philharmonic Chorus Brno, Beethoven Orchester Bonn, Stefan Blunier, direttore

MDGSA1804 (SACD alto prezzo)