MOZART: DivertimentiKV 439b - La Clemenza di Tito KV 621

La magia di Mozart Che peccato che esista solo da un secolo! Questo è quanto pensano i componenti del Trio Roseau sull’organico della loro formazione, il “trio di ance” comprendente un oboe, un clarinetto e un fagotto, che fu istituito negli anni Venti del XX secolo. Ma cosa si può dire quando tra i membri di questa formazione c’è un arrangiatore di grandissimo talento come Ulf-Guido Schäfer? Questo eclettico e versatile clarinettista ha concentrato negli ultimi tempi la sua attenzione sulla produzione dell’immortale Mozart e le opere che ha scoperto e arrangiato per il suo trio vengono oggi presentate con la eccezionale qualità sonora del SACD, una assoluta rivelazione per gli specialisti del repertorio cameristico per fiati – e non solo per loro. La drammaticità dell’opera Ultima opera portata a termine da Mozart, La clemenza di Tito ha in serbo per gli appassionati un gran numero di sorprese di grande interesse, un fatto che del resto non può stupire nessuno, visto e considerato che Mozart inserì nelle sue ultime opere sezioni sempre più importanti per gli strumenti a fiato. In particolare, in molte opere originali del grande Salisburghese si presenta spesso la combinazione dell’oboe, del clarinetto e del fagotto, al punto che questa potrebbe essere la ragione che fa apparire così autentici gli arrangiamenti di Schäfer. Due duetti e due arie, abbinate all’ouverture e al famoso rondò “Non più di fiori” formano una composizione cameristica intrisa di una intensa drammaticità lirica e di una rapinosa bellezza. Una serenata di grande fascino Tutti sanno quanto Mozart amasse il clarinetto e il corno di bassetto, il suo fratello di maggiori dimensioni e dalla tessitura più grave, per il quale compose una ventina di trii. Da questi lavori Schäfer ha realizzato tre divertimenti di maliosa bellezza, che con il loro organico di trio d’ance evocano l’atmosfera meravigliosamente elegiaca tipica delle serenate. Meraviglie per fiati I numerosi arrangiamenti scritti da Ulf-Guido Schäfer per il suo Ma’alot Quintet e registrati dalla MDG comprendono tra le altre cose Il sogno di una notte di mezza estate di Felix Mendelssohn e le Danze slave di Antonín Dvorák. Affiancato dall’oboista Rachel Frost e dal fagottista Malte Refardt, in questo disco Schäfer va alla scoperta del fascinoso repertorio del trio d’ance con il Trio Roseau e ci sorprende con una serie di opere di imprevedibile bellezza.

Tracklist