BERG/CARTER/SCHUMANN: Quartetti x archi

Esecutore: Juillard String Quartet

Autore: Berg/carter/schumann

Numero dischi: 1

Barcode: 0749677137427

Testament
CD
2006
TES1374
2006-07-01
18,59 €
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Sotto qualunque aspetto la si consideri, la storia del Juilliard Quartet non può che essere definita straordinaria. In primo luogo, uno dei motivi della eccezionalità consiste nel fatto che fu guidato per oltre 50 anni dallo stesso violinista, Robert Mann, e che in tutta la sua storia ha visto la partecipazione di soli due violinisti e tre violoncellisti. È vero, al leggio del secondo violino si alternarono ben cinque interpreti, tuttavia uno di essi, Joel Smirnoff, avrebbe preso il posto di Mann come primo violino. Il repertorio del Juilliard Quartet annovera ben 60 opere eseguite in prima mondiale, raggiungendo limpressionante cifra di 600 lavori interpretati almeno una volta, un quarto dei quali scritti da compositori del XX e del XXI secolo. A partire dal 1949 il Juilliard Quartet ha svolto una intensa attività discografica per la American Columbia (che in seguito prese i nomi di CBS e Sony), cui si aggiunsero alcune incisioni realizzate per piccole case discografiche specialistiche. Tuttavia tra la fine degli anni Cinquanta e linizio degli anni Sessanta il quartetto americano venne messo sotto contratto dalla RCA Victor, le cui belle produzioni costituiscono la base delle riedizioni proposte dalla Testament. Quando nel 1945 venne nominato presidente della Juilliard School, William Schuman avvertì lesigenza di dare vita a un quartetto darchi residente, affermando: «Abbiamo bisogno di un quartetto darchi che sappia eseguire il repertorio tradizionale con lentusiasmo che si riserva a unopera inedita [] e che suoni i lavori degli autori contemporanei con il rispetto che si attribuisce ai grandi classici. Il repertorio di questa formazione deve spaziare in ogni genere. Per questo è mia intenzione affidare il ruolo di primo violino a un musicista nei cui confronti possa nutrire una fiducia assoluta». Schuman non tardò a trovare luomo giusto. Il direttore Edgar Schenckman suggerì il nome di Robert Mann, un giovane violinista vincitore del Premio Naumburg che, dopo essere stato congedato dallesercito, voleva costituire un quartetto. Mann poteva già contare sullapporto di altri due musicisti che aveva conosciuto sotto le armi, il violinista Robert Koff che in seguito sarebbe diventato suo cognato e il violoncellista Arthur Winograd. Restava da trovare il violista. Ricordando il suo primo incontro con Schuman, Mann scrisse: «Schuman ci disse di prenderci tutto il tempo che ci serviva per trovare il violista più adatto alle nostre esigenze e poi mi chiese a bruciapelo: Siete convinti di poter diventare il miglior quartetto per archi del mondo?. Gli risposi che non potevo garantirgli una cosa simile, ma gli promisi che tutti avremmo fatto del nostro meglio per accontentarlo. Schuman apprezzò la mia risposta e, daltra parte, costavamo molto meno di qualunque altra formazione!». Per il ruolo di violista, Eugene Lehner, ex violista del Kolisch Quartet, fece il nome di Raphael Hillyer, valido violinista della Boston Symphony Orchestra. In questo caso il problema principale consisteva nel sottrarlo dalle grinfie di Serge Koussevitzky, direttore della Boston Symphony Orchestra. Dopo una serie di contrattempi, il nuovo quartetto venne finalmente costituito, gli vennero affidati strumenti adeguati, dopo di che si ritirò a Cambridge, nel Massachussets, per iniziare quello studio intenso e analitico che nel corso dei decenni sarebbe diventato una delle caratteristiche salienti del Juilliard Quartet. Questo disco comprende tre opere dalle caratteristiche molto diverse ma tutte ugualmente vicine al cuore dei quattro musicisti che costituiscono il fulcro del repertorio moderno del Juilliard Quartet. La Lyrische Suite di Alban Berg fu una delle prime opere eseguite in pubblico dal quartetto americano. Sebbene questa registrazione sia stata realizzata molto tempo prima della scoperta della coda romantica con cui Berg concluse questopera, la lettura del Juilliard Quartet possiede una trasparenza, una intensità, un approccio intellettuale e un controllo ritmico tali da porla di diritto in cima alla discografia del capolavoro di Berg. Il Quartetto n. 2 di Elliott Carter venne tenuto a battesimo dal Juilliard Quartet nello stesso anno in cui venne inciso, mentre il Quartetto n. 3 di Schuman composto nel 1940 per il Coolidge Quartet è stato per molto tempo uno dei cavalli di battaglia del Juilliard Quartet.

IL JUILLIARD QUARTET SU TESTAMENT:

WOLFGANG AMADEUS MOZART
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TES1372 (1 CD alto prezzo)

LUDWIG VAN BEETHOVEN
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Tracklist

Alban Berg (1882-1935)

Lyrische Suite per quartetto darchi (1925-26)

Elliott Carter (1908)

Quartetto per archi n. 2 (1959)

William Schuman (1910-1992)

Quartetto per archi n. 3 (1939)

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