PARKER HORATIO: Opere per organo

Esecutore: Rudolf Innig, organo

Autore: Parker Horatio

Numero dischi: 1

Barcode: 0760623174129

Mdg
CD
2012
MDG1741
2012-12-01
18,59 €
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Indipendenza americana Oltre un secolo dopo la proclamazione della Dichiarazione di Indipendenza, i compositori degli Stati Uniti continuavano a scrivere le loro opere seguendo i collaudati modelli provenienti dall’Europa, al punto che il primo stile veramente americano cominciò a emergere e a definirsi solo verso la fine del XIX secolo. Uno dei più grandi protagonisti di questo processo di sviluppo stilistico fu Horatio Parker, che consentì ai migliori dei suoi allievi – tra i quali si segnala il nome di Charles Ives – di emanciparsi gradualmente dagli influssi provenienti dall’Europa. Per questo motivo non si può che salutare con entusiasmo questo nuovo titolo della MDG, nel quale Rudolf Innig dimostra come Parker seppe porsi come ponte tra due mondi artistici profondamente diversi. Scambi internazionali Nel 1882 Parker si trasferì a Monaco di Baviera per completare i suoi studi musicali con Josef Rheinberger. Nel giro di poco tempo l’allora diciannovenne musicista americano dimostrò di possedere un talento sia come compositore sia come virtuoso di gran lunga superiore rispetto a quello dei suoi compagni di corso, al punto che Rheinberger decise di affidare a questo dotatissimo organista la parte solistica nella prima esecuzione del suo Concerto per organo. Una volta tornato negli Stati Uniti, Parker radunò intorno a sé alla Yale University un gruppo di compositori giovani e di grande talento, mentre le sue opere venivano accolte con sempre maggiore entusiasmo dal pubblico di tutto il mondo. Parker fu anche il primo americano a ricevere una laurea honoris causa dall’Università di Cambridge. Universo organistico Negli anni in cui i compositori europei si stavano apprestando a dare l’addio alla scrittura tonale, Parker portò avanti senza alcuna esitazione il suo percorso artistico e scrisse una serie di lavori caratterizzati da un’espressività quanto mai vigorosa. Sotto l’aspetto strutturale, la Sonata per organo di Parker presentata tratti nettamente più innovativi rispetto al modello di Rheinberger, con un’espressività drammatica contrappuntata da una vivace arguzia che, con la brillante varietà tematica, dimostra meglio di qualsiasi parola quanto sia grande il magistero compositivo di Parker. Sonorità inconfondibili Rudolf Innig ha una grande predilezione per gli organi romantici, anche quando si trovano in località al di fuori degli itinerari più battuti dagli appassionati di musica classica, e per mezzo di questi strumenti dalle ricchissime sonorità continua a rivelare al grande pubblico opere e autori di grande interesse per quanto virtualmente sconosciuti. In particolare, le sue integrali delle opere organistiche di Josef Rheinberger e di Felix Nowowiejski rappresentano vere e proprie pietre miliari della storia dell’interpretazione. L’organo Kuhn della Cattedrale di Osnabrück è un eccezionale strumento moderno situato in uno spazio acustico molto apprezzabile, che offre a Innig la possibilità di eseguire le opere di Parker in una maniera molto vicina alla sua concezione sonora.

 

Rudolf Innig su MDG:

 

FELIX NOWOWIEJSKI

opere per organo

Rudolf Innig, organo Sauer della Cattedrale di Brema

MDG1591 (CD alto prezzo)

 

FRANZ LACHNER 

integrale delle opere per organo

Rudolf Innig, organo Walcker di Ilmenau

MDG1487 (CD alto prezzo)

Tracklist

Horatio Parker (1863-1919)
Quattro Pezzi per organo op. 66
- Preludio festivo (Allegro non troppo)
- Revery Träumerei (Andante espressivo)
- Scherzino (Poco allegro)
- Postludio (Allegro)
Sonata in mi bemolle minore op. 65
Cinque Pezzi per organo op. 68
- Canone alla quinta (Poco lento)
- Slumber-Song (Andantino)
- Novelette (Allegretto)
- Arietta (Andantino)
- Risoluto (Allegro risoluto)

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