CHRISTIAN SCHULTZE: TRATTAMENTO DELL’HARMONIA PER SINFONIE DA CAMERA A QUATRO ISTROMENTI

Vibrante interpretazione di uno straordinario ensemble di strumenti originali

A dispetto delle sistematiche ricerche dei musicologi, oggi conosciamo solo pochissimi dati biografici del compositore tedesco Martin Christian Schultze. Sul frontespizio del suo Trattamento dell’harmonia, testo che fece pubblicare nel 1773 a Parigi, il suo nome compare tra le iniziali “M.C.” e “D.B.” (“M.C. Schultze D.B.”) che, secondo il RISM, andrebbero lette come “Martin Christian Schultze de Berlin”. Le sei sinfonie di questa raccolta possono essere considerate come una sorta di trattati di armonia. Queste opere sono state concepite in uno stile chiaramente italiano e in esse è possibile notare in ogni movimento parecchi elementi poliritmici, tra cui frequenti terzine alternate a semicrome. Inoltre, a giudicare dalla complessità della parte della viola da gamba, Schultze poteva probabilmente contare sull’apporto di un virtuoso di questo strumento di notevole talento. Anche la parte del violino solista – con i suoi passaggi virtuosistici non di rado a doppie corde – richiede un interprete in possesso di una solida padronanza tecnica, mentre con ogni probabilità la parte del flauto fu scritta per un dilettante. Queste sinfonie ci vengono proposte dal Klingekunst Ensemble, i cui componenti si dedicano da anni con passione alla riscoperta del repertorio meno noto facendo ricorso a strumenti originali e a un approccio storicamente informato, dando comunque una grande importanza a un’espressività vibrante e ricca di pathos.

Ensemble Klingekunst

Martin Christian Schultze (XVIII secolo)

Sei Sinfonie dal Trattamento dell’Harmonia per Sinfonie da Camera a quatro Istromenti (prima registrazione mondiale)