GIROLAMO KAPSBERGER: Libro Primo d'Intavolatura di Lauto (1611)

Un progetto incomparabile Ancora una volta, Frank Bungarten ci accompagna alla scoperta di uno dei capitoli più interessanti della storia della chitarra, facendo seguito ai due dischi precedenti, entrambi insigniti del prestigioso riconoscimento Opus Klassik. Questa volta tocca alla chitarra ad arco, uno strumento che si fa notare sia sotto il profilo acustico sia per il suo aspetto, che Bungarten utilizza per la prima volta nella registrazione di un disco. Un progetto originale Per la realizzazione di questo disco, Jan Tuláček, un restauratore specializzato di Praga, ha costruito per Bungarten una copia rigorosamente esatta di questa chitarra, basata su uno strumento originale di Schenk, custodito nel Museo degli Strumenti Musicali di Berlino, sul quale oggi possiamo ascoltare le brillanti e fantasiose intavolature di Giovanni Girolamo Kapsberger. In realtà, la chitarra ad arco conobbe il suo period di massimo splendore oltre un secolo dopo la morte di Kapsberger, ossia durante il periodo Biedermeier. Nonostante questo, la chitarra a dieci corde è perfettamente adatta all’esecuzione delle opere che Kapsberger concepì nei primi anni del XVII secolo per il liuto rinascimentale. La struttura di questo strumento si allunga in un ampio arco intorno alla tastiera e al fondo si unisce alla cavigliera, garantendo sonorità quanto mai evocative. Va anche sottolineato che l’estensione e il timbro di questo strumento ricordano più uno strumento a tastiera che una chitarra. Un progetto ardito Potendo esprimere un’articolazione vivace e di ampio respiro, la chitarra ad arco si rivela lo strumento ideale per eseguire opere concepite nello stile che il liutista Israel Golani ha argutamente definito «bebop del XVII secolo». Grazie alla sua scrittura quanto mai espressiva, che prevede repentine variazione di affetti, il Primo libro d’Intavolatura di Lauto di Kapsberger si rivolge direttamente alla mente degli ascoltatori, che accompagna in una ampia parabola espressiva, che parte dalla teoria degli affetti alla retorica della sensibilità, arrivando persino a evocare le armonie del jazz. Un progetto prezioso Già durante la sua vita, Kapsberger fu considerato un fenomeno inarrivabile nel pur sofisticato panorama musicale della Roma papale; in particolare, si dice che per le sue incomparabili opere per liuto abbia chiesto – e ottenuto – un compenso pari al doppio di quello che veniva elargito ai suoi colleghi. Nell’interpretazione di Frank Bungarten – che può anche avvalersi di uno strumento assolutamente speciale – le opere di Kapsberger appaiono del tutto inedite, anche grazie al perfetto bilanciamento garantito dalla straordinaria qualità sonora del SACD ibrido, che offre la possibilità di vivere un’esperienza d’ascolto travolgente, sia sotto l’aspetto della spazialità dell’immagine sonora sia sotto il profilo della resa timbrica della chitarra di Bungarten.

Frank Bungarten su MDG:

EMILIO PUJOL

opere per chitarra

Frank Bungarten, chitarra

MDGSA2131 (SACD alto prezzo)

JOHANN KASPAR MERTZ

l’ultimo virtuoso viennese

Frank Bungarten, chitarra

MDGSA1954 (SACD alto prezzo)

Frank Bungarten, chitarra a dieci corde

Girolamo Kapsberger (1580-1651)

Toccata 5

Gagliarda 12

Corrente 5

Toccata 3

Gagliarda 1

Corrente 1

Gagliarda 6

Corrente 3

Toccata 1

Gagliarda 9

Corrente 6

Gagliarda 4

Corrente 11

Toccata 7

Gagliarda 3

Corrente 10

Toccata 2

Gagliarda 11

Corrente 9

Toccata 4

Gagliarda 8

Corrente 12

Gagliarda 2

Corrente 2

Toccata 6

Gagliarda 5

Corrente 7

Toccata 8

Gagliarda 7

Corrente 8

Gagliarda 10

Corrente 4