MARIA BACH: Piano Quintet - String Quintet - Cello Sonata
Esecutore: Ensemble Polyharmonique
Autore: Maria Bach
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203534128
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Tre opere di Maria Bach in prima registrazione mondiale
Dopo aver studiato con Joseph Marx presso l’Università di Musica e di Arti Sceniche di Vienna, negli anni Trenta Maria Bach diede inizio a una brillante e luminosa carriera di compositrice. Nel corso del tempo, la compositrice ottenne recensioni molto lusinghiere dai principali giornali dell’epoca e alcuni editori musicali dimostrarono un grande interesse per le sue opere, come la casa editrice Doblinger, che pubblicò il suo Quintetto “Volga”. All’epoca dei suoi primi grandi successi, la Bach intrecciò una profonda relazione con il compositore e direttore d’orchestra russo Ivan Boutnikoff, che la aiutò ad affinare il suo stile di strumentazione e la condusse con sé nelle sue tournée europee. Le tre opere presentate in prima registrazione mondiale in questo disco di sorprendente bellezza – il Quintetto “Volga” del 1928, la Sonata per violoncello e pianoforte composta nel 1924 e il Quintetto per archi del 1936 – tratteggiano un quadro molto rappresentativo della produzione cameristica della Bach. Sotto il profilo stilistico, la scrittura di Maria Bach si basa su un incredibile virtuosismo – che si può notare in tutto il suo vigore soprattutto nella parte pianistica – che non si limita mai a una mera ricerca di facili effetti, ma contribuisce a creare una straordinaria ricchezza tonale e un’incontenibile forza espressiva. Nel Quintetto per archi e pianoforte la compositrice si spinge fino ai limiti del possibile, ma con la piena consapevolezza di chi conosce con estrema precisione quali sono i mezzi tecnici ed espressivi del pianoforte. Lo stesso discorso vale per la maestria con cui la Bach utilizza gli archi, le cui infinite sfumature timbriche dimostrano la profonda conoscenza della tecnica e delle risorse tonali di questi strumenti. Nel 1943 il critico e compositore Fritz Skorzeny scrisse sul Wiener Tagblatt un articolo molto lusinghiero, nel quale espresse il profondo fascino che avevano suscitato in lui le opere della compositrice: «Nei lavori cameristici di Maria Bach si fondono armoniosamente elementi di grande raffinatezza, una scrittura molto intensa e un’ispirazione ricca di poesia».
Christine Busch, violino; Elene Meipariani, violino; Klaus Christa, viola; Matthias Johansen, violoncello; Conradin Brotbek, violoncello; Akiko Shiochi, pianoforte; Tukie Takai, pianoforte
Emilie Maria von Bach (1896-1978)
Quintetto per due violini, viola, violoncello e pianoforte “Volga”
Quintetto per due violini, viola e due violoncelli
Sonata per violoncello e pianoforte