DVORAK: Quintetti Op.81 & Op.77

Le due opere presentate in questo disco videro la luce in due periodi molto diversi della carriera di Antonín Dvorák. Nel Quintetto in sol maggiore per archi il compositore boemo aggiunse alla classica formazione del quartetto una seconda viola anziché affiancare il contrabbasso al violoncello per rinforzare il registro grave, tuttavia tra le sue priorità non vi era un incremento della ricchezza timbrica, come si può facilmente notare dal fatto che sotto questo aspetto non si percepiscono variazioni significative rispetto alle sonorità di un quartetto tradizionale. Analogamente, l’aspetto più qualificante del Quintetto in la maggiore per archi e pianoforte è costituito dal calibratissimo equilibrio tra i diversi strumenti. I primi tentativi compiuti da Dvorák per scrivere opere per pianoforte non vennero coronati da un pieno successo a causa della scarsa familiarità del compositore con questo strumento, ma in questo lavoro raggiunse una meravigliosa musicalità, con i cinque strumenti che dialogano su un piano di sostanziale parità, creando un impasto sonoro armonioso e perfettamente bilanciato. «Questo splendido disco esalta al massimo grado l’omogeneità sonora dei musicisti, la spontaneità e la pudica passionalità della loro interpretazione» (Le Monde de la Musique, Francia).