The Russian Piano Tradition - Vol.12

La serie «The Russian Piano Tradition» è divisa in tre scuole che rappresentano i principali insegnanti dellepoca Neuhaus, Goldenweiser e Igumnov e i loro allievi. Questo volume prosegue lesplorazione della scuola di Alexander Borisovich Goldenweiser, lultima delle tre grandi tradizioni esecutive sovietiche prese in considerazione dalletichetta londinese. Tra i pianisti più giovani proposti in questa interessantissima collana della Appian, Victor Merzhanov più che un allievo può essere considerato un epigono di Goldenweiser, in quanto il suo professore principale fu Samuil Feinberg (virtuoso e compositore di cui la Hyperion ha pubblicato uno splendido cofanetto doppio di trascrizioni bachiane disponibile al prezzo di un solo CD; CDA67468). In ogni caso, pare certo che nel corso dei suoi studi con il più illustre degli allievi di Goldenweiser Merzhanov abbia avuto occasione di incontrare il patriarca di questa grande scuola pianistica. Merzhanov si diplomò al Conservatorio di Mosca nel 1942 e, dopo aver prestato il servizio militare, nel 1945 si aggiudicò il primo premio al Concorso Nazionale di pianoforte dellUnione Sovietica, dividendolo con un altro virtuoso destinato a una luminosissima carriera, Sviatoslav Richter. Nel 1947 Merzhanov iniziò a insegnare, attività che porta avanti ancora oggi alletà di 90 anni, prendendo anche parte alla giuria di diversi concorsi pianistici. Nel giro di pochissimo tempo, Merzhanov si mise in luce come uno dei migliori interpreti delle opere di Rachmaninov (la sua registrazione del Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra è tuttora considerata una versione di riferimento assolutamente imprescindibile) e come primo interprete discografico della Sesta Sonata di Prokofiev. Nel corso degli anni Cinquanta Merzhanov realizzò numerose incisioni in studio, dalle quali emergono una assoluta padronanza tecnica (per convincersene è sufficiente ascoltare i Grandes Études de Paganini di Liszt proposti in questo disco) e un grande coinvolgimento nei confronti della musica, che non scade mai in un autocompiacimento fine a se stesso. Laltissimo livello interpretativo di queste registrazioni di Merzhanov dimostra per lennesima volta che la nostra visione dei più grandi pianisti russi continua a essere distorta dalla pubblicità di cui godettero non sempre a ragione gli interpreti che ebbero lopportunità di esibirsi in Occidente. Come dimostra chiaramente questa straordinaria collana della Appian, Emil Gilels e Sviatoslav Richter non furono vette isolate in un panorama piatto, ma vennero circondati da numerosi pianisti di grande talento come Oborin, Zak e appunto Merzhanov.