Il Concerto per violoncello e orchestra op. 104 di Antonín Dvorák è non solo una delle opere più famose del grande compositore boemo ma anche uno dei caposaldi della letteratura orchestra della seconda metà del XIX secolo e uno dei lavori più conosciuti e amati dai frequentatori delle sale da concerto. Pochi sanno però che nel 1865 il ventiquattrenne Dvorák aveva già composto un Concerto in la maggiore per violoncello e orchestra, a cui non è stato attribuito numero dopera. Questo concerto era stato scritto per il violoncellista e compositore Ludwig Peer, alla cui morte avvenuta pochi mesi dopo quella di Dvorák il manoscritto venne venduto insieme a tutte le sue carte al British Museum di Londra. La prima esecuzione di questopera si tenne nel Conservatorio di Praga nel 1929, nel quadro delle celebrazioni organizzate per ricordare il 25° anniversario della morte del compositore, in una versione per violoncello e pianoforte realizzata da Jan Burian. Come aveva già fatto nelle sue prime due sinfonie, per questopera Dvorák trasse ispirazione dagli stili classico e romantico. Va comunque sottolineato che questo concerto richiede allinterprete una straordinaria padronanza tecnica, offrendogli la possibilità di sfoggiare uno sbrigliato virtuosismo, che Ramon Jaffé solista definito da Vladimir Ashkenazy «violoncellista di livello mondiale» non si lascia sfuggire. Il programma è completato da altre tre opere per violoncello e orchestra che ci consentono di apprezzare un lato poco noto ma davvero esaltante della produzione di Dvorák.
Tracklist
Antonín Dvorák (1841-1904)
Concerto per violoncello e orchestra «Giovanile»
Waldesruhe per violoncello e orchestra op. 68 n. 5
Rondò per violoncello e orchestra op. 94
Polonaise per violoncello e orchestra