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ROSETTI: Concerti per fagotto
Esecutore: Eckart Hubner, fagotto,direttore
Autore: Rosetti
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203993628
CPO936
2003-07-01
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Concerto in B flat major Murray C 74/Kaul III/62; Concerto in F major Murray C75/Kaul III/63; Concerto in B flat major Murray C73/Kaul III/61; Concerto in B flat major Murray C69/Kaul III/60
Fu solo nellultima parte dellera barocca che il fagotto smise di essere un mero strumento di accompagnamento del basso continuo per assumere il ruolo di strumento con una propria e precisa identità. Fu Vivaldi, con i suoi 40 Concerti per fagotto che contribuì ampiamente alla sua emancipazione. Durante il periodo classico il fagotto e la tecnica dellesecuzione si svilupparono ulteriormente, ed i virtuosi dello strumento, così come i compositori ebbero forti ragioni per continuare a coltivare il genere concerto per fagotto come una specialità musicale. Il concerto KV 191 di Mozart del 1744 ne è certamente il più famoso esempio. Antonio Rosetti iniziò la sua carriera alla Corte di Oettingen-Wallerstein non come suonatore di fagotto ma come contrabbassista, ma giunse ben presto alla posizione di direttore dellorchestra di Corte, guadagnandosi una grande fama. I sei Concerti per Fagotto che sono giunti sino a noi, quattro dei quali presentati qui da Eckhart Hübner e la German Chamber Academy di Neuss, dimostrano che Rosetti aveva un debole per gli strumenti bassi. Egli aveva infatti nella sua orchestra uno dei più grandi virtuosi di fagotto, nella persona di Ludwig Hoppius e la parti di solista riflettono un corrispondente livello di virtuosismo. Un disco magnifico che non mancherà di piacere a tutti, non solo agli amanti del fagotto.
Fu solo nellultima parte dellera barocca che il fagotto smise di essere un mero strumento di accompagnamento del basso continuo per assumere il ruolo di strumento con una propria e precisa identità. Fu Vivaldi, con i suoi 40 Concerti per fagotto che contribuì ampiamente alla sua emancipazione. Durante il periodo classico il fagotto e la tecnica dellesecuzione si svilupparono ulteriormente, ed i virtuosi dello strumento, così come i compositori ebbero forti ragioni per continuare a coltivare il genere concerto per fagotto come una specialità musicale. Il concerto KV 191 di Mozart del 1744 ne è certamente il più famoso esempio. Antonio Rosetti iniziò la sua carriera alla Corte di Oettingen-Wallerstein non come suonatore di fagotto ma come contrabbassista, ma giunse ben presto alla posizione di direttore dellorchestra di Corte, guadagnandosi una grande fama. I sei Concerti per Fagotto che sono giunti sino a noi, quattro dei quali presentati qui da Eckhart Hübner e la German Chamber Academy di Neuss, dimostrano che Rosetti aveva un debole per gli strumenti bassi. Egli aveva infatti nella sua orchestra uno dei più grandi virtuosi di fagotto, nella persona di Ludwig Hoppius e la parti di solista riflettono un corrispondente livello di virtuosismo. Un disco magnifico che non mancherà di piacere a tutti, non solo agli amanti del fagotto.
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