BOHM dirige Mozart - Mahler & Strauss

Esecutore: Berliner Philharmoniker, Karl Bohm

Autore: N/A

Numero dischi: 2

Barcode: 0749677148928

Testament
CD
2014
TES1489
2014-06-01
27,00 €
Tasse incluse
Quantità
 

Spedizione gratuita per ordini superiori a 95 €

 

Dischi al sicuro grazie ai nostri imballaggi

 

Spedizione in 1 giorno lavorativo

Nato nella città austriaca di Graz nel 1894, Karl Böhm iniziò la sua carriera al Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera, al fianco di direttori del calibro di Bruno Walter e di Richard Strauss. In questo periodo Böhm forgiò quello stile che lo rese agli occhi di molti addetti ai lavori uno dei più grandi interpreti mozartiani, basato su un approccio agile, bilanciato e reso ancora più interessanti da un’infinità di sfumature timbriche ed espressive. In particolare, Strauss pose sempre una grande attenzione all’andamento a cui dovevano essere eseguite le sinfonie del grande Salisburghese. L’ascolto di come Strauss sapeva esprimere la complessa scrittura mozartiana al tempo stesso con vitalità e rigorosa precisione fu per Böhm un insegnamento molto utile, che gli consentì di eseguire con spiccata personalità non solo i capolavori del grande Salisburghese, ma anche le sinfonie e le opere teatrali più famose del grande repertorio. Nel settembre del 1962 la Deutsche Grammophon pubblicò una registrazione della Sinfonia n. 40 di Mozart che Böhm aveva realizzato a Berlino qualche mese prima. A proposito di questa incisione, Edward Greenfield scrisse nella sua recensione pubblicata su Gramophone «un’interpretazione vigorosa, travolgente e molto godibile», ma anche «piuttosto pallida e tutt’altro che memorabile». In quanto assiduo frequentatore del Festival di Salisburgo e attento conoscitore di Böhm, Greenfield si sarebbe ben presto reso conto che «pallida e tutt’altro che memorabile» erano gli aggettivi meno adatti per qualificare le interpretazioni mozartiane realizzate dal grande direttore tedesco nelle sale da concerto del suo paese. Il baritono Dietrich Fischer-Dieskau mantenne sempre un ricordo molto vivo del concerto mozartiano di quella sera. In particolare, a suo modo di vedere il suono era molto diverso e «più corretto» di quello che i Berliner Philharmoniker avevano sfoggiato poco tempo prima per «un’altra grande stella del podio». Nel corso degli anni si sono versati i classici fiumi di inchiostro a proposito della decisione di Mahler di scrivere un’opera sui bambini morti e sulla furibonda reazione di sua moglie Alma. In effetti, il testo di questi Lieder per voce e orchestra potrebbero sembrare decisamente malauguranti. In seguito la figlia di Mahler Maria sarebbe morta di difterite all’età di appena quattro anni, come due dei bambini del poeta Friedrich Rückert. A onor del vero, va però sottolineato che quando iniziò a scrivere i Kindertotenlieder nel 1901, Gustav e Alma non avevano ancora figli. In effetti, è molto più probabile che quest’opera gli sia stata ispirata dai tristi ricordi d’infanzia, quando il piccolo Gustav dovette assistere alle tragiche morti di molti fratelli e sorelle. Per quanto fossero state intollerabili nel momento in cui erano state vissute, nel 1901 queste tragedie erano già abbastanza lontane nel tempo per essere sublimate da Mahler in una musica che esprimesse il dolore senza farsene vincere. Il poema sinfonico Così parlò Zarathustra venne portato a termine nell’agosto del 1896 da un Richard Strauss trentaduenne. Con quest’opera il grande compositore di Monaco voleva esprimere in musica il lungo cammino compiuto dal genere umano dalle sue origini, passando attraverso l’insegnamento delle religioni e il progresso scientifico per arrivare fino all’idea del Superuomo formulata dal celebre poema rapsodico in prosa di Friedrich Nietzsche. Per la verità, Strauss non cercò di parafrasare il capolavoro di Nietzsche, ma ne affrontò piuttosto le tematiche in maniera provocatoria da un punto di vista diverso. Per alcuni addetti ai lavori, l’Also sprach Zarathustra di Strauss non è altro che la massima espressione di una vacua pomposità orchestrale dai toni irrimediabilmente kitsch, mentre per altri è una pagina ricca di contenuti di grande interesse e che per questo merita di essere rivalutata ai massimi livelli. Detto per inciso, vale la pena di ricordare che fu proprio la registrazione realizzata da Böhm alla testa dei Berliner Philharmoniker nel 1958 a spingere il grande paladino e studioso straussiano William Mann a scrivere una appassionata difesa di questo brano che venne pubblicata sulle colonne di Gramophone.

Registrazione live effettuata nell’agosto del 1962 presso il Festival di Salisburgo.

Tracklist

Gustav Mahler (1860-1911)
Kindertotenlieder
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Sinfonia n. 40 in sol minore K.550
Richard Strauss (1864-1949)
Così parlò Zarathustra op. 30

16 altri prodotti nella stessa categoria:

arrow_upward