Verdi: Messa Da Requiem

Esecutore: Solisti,Berliner Philharmoniker,Karajan

Autore: Verdi

Numero dischi: 1

Barcode: 0749677149123

Testament
CD
2014
TES1491
2014-04-01
18,59 €
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La Messa di requiem di Giuseppe Verdi riveste un ruolo di primaria importanza nella storia dell’interpretazione austro-tedesca. Questo fatto trova piena conferma nella vita personale e nella carriera di Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori verdiani formatisi in quella gloriosa tradizione musicale. All’inizio degli anni Venti, quando il giovane Heribert Ritter von Karajan iniziò a studiare questo capolavoro nell’ambiente cattolico di Salisburgo, il Requiem di Verdi era ormai entrato nel grande repertorio concertistico. Nonostante questo, il monumento sacro del compositore di Busseto venne eseguito per la prima volta al Festival di Salisburgo solo nell’agosto del 1949, nel corso di un discusso concerto diretto proprio da Karajan alla Festspielhaus. Né l’evento in sé né il grande successo riportato da Karajan trovarono l’approvazione di Joseph Messner, l’influente direttore musicale della Cattedrale di Salisburgo. Anche se aveva acconsentito a inserire nel programma dei concerti di musica sacra che si tenevano ogni anno nel periodo del festival nella Cattedrale di Salisburgo sia lo Stabat Mater di Rossini sia i Quattro Pezzi sacri di Verdi, Messner vedeva con evidente fastidio l’esecuzione del Requiem che Karajan aveva diretto alla Festspielhaus, ritenendola una sgradevole atto di secolarizzazione. Karajan aveva diretto per la prima volta il Requiem di Verdi nel 1933, quando era ancora un giovane assistente Kapellmeister di Ulm. Pur disponendo di un organico molto risicato, la stampa ne aveva apprezzato molto l’interpretazione, definendola «una lettura di spettacolare audacia». Nel 1934 – l’anno in cui Karajan si trasferì ad Aquisgrana – Arturo Toscanini diresse alla Staatsoper di Vienna una memorabile interpretazione del Requiem alla memoria del cancelliere austriaco Dolfuss, assassinato poco prima dai nazisti, un fatto che costituisce un’ulteriore prova di quanto il capolavoro verdiano fosse entrato nel cuore della cultura musicale austro-tedesca. Negli anni successivi Karajan diresse più volte il Requiem in interpretazioni entrate in molti casi nella leggenda. Dopo essersi ripreso da una seria malattia, Karajan diresse questo capolavoro al Festival di Pasqua di Salisburgo del 1976. Tra i solisti vi era Montserrat Caballé, il cui perfetto controllo vocale lasciò stupefatto anche il grande direttore austriaco. Il Requiem di Verdi fu anche l’ultima opera che diresse nel 1989 con i Berliner Philharmoniker poco prima di morire. Karajan amava moltissimo la carica contemplativa legata alla voce umana, un fatto che contribuisce a spiegare le continue richieste che faceva ai suoi cantanti di mantenere sempre una linea vocale calma e distesa. A Karajan interessava anche una resa precisa dei testi, un obiettivo che si sforzò sempre di perseguire con i cantanti che stimava di più. Un altro aspetto che ricopriva una grande importanza ai suoi occhi era la capacità dei cantanti e delle prime parti dei suoi incomparabili Berliner Philharmoniker di ascoltarsi l’un l’altro. Queste caratteristiche costituivano elementi di primaria importanza del suo modo di esprimere lo spirito più autentico del Requiem di Verdi per mezzo di quello che nel 1935 il dottor Kemp aveva definito «un particolarissimo genere di introversione» (dalle note di copertina di Richard Osborne).

Registrazione live effettuata nell’agosto del 1962 presso il Festival di Salisburgo

Tracklist

Giuseppe Verdi (1813-1901)
Messa di requiem

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