MENDELSSOHN: Mendelssohn Project - Vol.2

Esecutore: Viviane Hagner, violino; Dogma Chamber Orchestra, Mikhail Gurewitsch

Autore: Mendelssohn

Numero dischi: 1

Barcode: 0760623221168

Mdg
SACD Ibrido
2021
MDGSA2211
2021-04-01
19,00 €
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Un programma travolgente Il programma del secondo volume dell’ambizioso progetto varato dalla Dogma Chamber Orchestra e dal suo direttore Mikhail Gurewitsch sulla produzione orchestrale di Felix Mendelssohn comprende le tre splendide Sinfonie giovanili n. 4, 5 e 6 e il Concerto in re minore per violino e orchestra, che vede la partecipazione in veste di solista della versatile violinista Viviane Hagner. Grazie a questo entusiasmante programma, è possibile apprezzare la rapida maturazione di uno dei più grandi geni della storia della musica – scomparso nel 1847 all’età di appena 38 anni – che con la Sinfonia n. 6 iniziò a emanciparsi dagli ormai obsoleti modelli barocchi, per confrontarsi con gli stili più innovativi della sua epoca. Un programma sistematico In ogni caso, anche le opere precedenti sono quanto mai ambiziose, come si può facilmente notare dalla Sinfonia in do maggiore, per la quale il dodicenne compositore scrisse un Grave introduttivo basato sul modello della scuola francese del secolo precedente, seguito da un primo movimento dal carattere serioso concepito nella più rigorosa scrittura contrappuntistica e da un Andante pervaso da un’atmosfera eterea, che verso la fine sembra quasi evaporare. L’opera si chiude con un brillante Finale che – come nelle altre sinfonie – inizia senza soluzione di continuità dal movimento precedente. Un programma catartico Con la Sinfonia VI in mi bemolle maggiore il giovane Mendelssohn compì un gigantesco passo in avanti. In particolare, gli stilemi barocchi cedono il passo a un linguaggio tonale dai tratti ormai chiaramente classici, con i due trii del Minuetto centrale che comprendono passaggi solistici anche per le viole e addirittura per i contrabbassi e il vertiginoso Prestissimo finale che lascia letteralmente senza fiato sia gli interpreti sia il pubblico. Un programma catalizzatore Mendelssohn imparò a suonare il violino da Eduard Rietz, che all’epoca contava pochi anni più del suo dotatissimo allievo. L’influenza di Rietz appare chiaramente evidente nel Concerto in re minore per violino e orchestra, in particolare negli echi delle opere virtuosistiche scritte dai compositori francesi attivi in quegli anni. Viviane Hagner esegue questa splendida opera con evidente piacere, una sbrigliata fantasia e una straordinaria varietà di colpi d’arco, raggiungendo il vertice della sua interpretazione nel vivacissimo Rondò.

 

Già disponibile:

 

FELIX MENDELSSOHN

mendelssohn project – volume 1

Herbert Schuch, pianoforte

Dogma Chamber Orchestra, Mikhail Gurewitsch, direttore

MDGSA2193 (SACD alto prezzo)

Viviane Hagner, violino

Dogma Chamber Orchestra, Mikhail Gurewitsch, direttore

Felix Mendelssohn (1809-1847)

Sinfonia IV in do minore

Sinfonia V in si bemolle maggiore

Sinfonia VI in mi bemolle maggiore

Concerto in re minore per violino e orchestra

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