KARL WEIGL: Concerto per pianoforte e orchestra - Rapsodia e Drei Gesange

Il Tardo Romanticismo nella sua forma più autentica

I Lieder orchestrali dell’oggi quasi dimenticato compositore del Tardo Romanticismo viennese Karl Weigl furono composti nel 1916, mentre le origini della Rapsodia per orchestra d’archi risalgono come il Sestetto per archi al 1906, anche se quest’opera fu portata a termine con il Concerto in fa minore per pianoforte e orchestra nel 1931, un fatto che spiega perché – come quest’ultimo – presenti uno sviluppo progressivo, ma comunque naturale e del tutto organico. Nell’ambito della produzione di Weigl non si notano né radicali cambiamenti stilistici né segni di stagnazione. Il ruolo di spicco ricoperto da Weigl nella corrente più innovativa degli anni Venti trova piena conferma nella meritata assegnazione del premio di composizione conferito nel 1925 dall’amministrazione comunale di Vienna a quattro degli autori più rappresentativi di quel periodo, ossia Karl Weigl, Franz Schmidt, Alban Berg e Anton Webern. Nel corso della sua carriera il linguaggio di Weigl non raggiunse mai le esasperazioni espressive di Alban Berg, ma le opere presentate in questo disco dimostrano che in molti casi il suo stile si spinse fino ai limiti estremi che si era prefissato. Il Concerto per pianoforte e orchestra è di gran lunga l’opera più insolita e originale presentata in questo disco e testimonia il passaggio dai toni morbidi e seducenti delle prime opere viennesi di Weigl a uno stile più vigoroso e chiaramente definito.

Lina Johnson, soprano; Oliver Triendl, pianoforte

Jenaer Philharmonie, Simon Gaudenz, direttore

Karl Weigl (1881-1949)

Drei Gesänge für eine hohe Frauenstimme und Orchester

Rapsodia per orchestra d’archi

Concerto in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21