Svendsen: Opere Sinfoniche

«Sono venuto a Lipsia per studiare larte divina della musica con gli insegnanti più famosi [] Da allora la mia vita è completamente cambiata; ho iniziato a percorrere la strada che ho scelto senza incontrare ostacoli e ogni passo è sempre stato accompagnato dalla felicità e dalla gioia». Queste parole vennero scritte nel 1866 dallallora ventiseienne studente di musica Johan Svendsen a sua sorella residente a Oslo. Essendo Svendsen originario di una povera famiglia residente in una sperduta cittadina norvegese situata ai margini della foresta, il fatto di essere stato scelto per seguire un corso di composizione in Germania suscitò una grandissima sensazione. Uno dei suoi più importanti insegnanti di composizione era Carl Reinecke. Sebbene la sua produzione fosse caratterizzata da elementi stilistici pervicacemente accademici, Reinecke incoraggiò sempre i suoi studenti a sforzarsi di esprimere il loro talento e concesse sempre loro la libertà per farlo. Il giovane compositore norvegese inaugurò il suo ragguardevole corpus sinfonico con la Prima Sinfonia op. 4, un lavoro ricco di spunti di notevole interesse che scrisse per il suo esame conclusivo a Lipsia. Questa sinfonia fu eseguita a Oslo lo stesso anno (1867) e suscitò lapprovazione di Edvard Grieg, che la definì unopera brillante e ricca di temi inconfondibilmente norvegesi. In questo debutto orchestrale si può ravvisare qualche cauta tendenza verso la creazione di un vero stile nazionale, spunti che vennero sviluppati nei successivi poemi sinfonici, rapsodie, ouvertures e nella Seconda Sinfonia, che la CPO propone in un cofanetto triplo dedicato alle principali opere orchestrali di questo grande compositore norvegese.