Aa.vv.: Solo - Musica Per Clarinetto

Esecutore: Dario Zingales, clarinetto

Autore: Aa.vv.

Numero dischi: 1

Barcode: 8051776570176

Urania
CD
2014
LDV14017
2014-03-01
14,50 €
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I Tre Pezzi per clarinetto solo di Igor Stravinsky sono uno dei primi brani del XX secolo dedicati allo strumento solo. Il primo movimento è l’unico che riporta una indicazione di carattere (Molto tranquillo) e si distingue dagli altri due per l’assenza di difficoltà tecniche e soprattutto per il suo carattere introspettivo e meditativo. L’influenza del jazz è invece sottilmente presente nel secondo e nel terzo movimento dell’opera: nel secondo l’utilizzo del registro acuto è tipico della tessitura jazz, mentre le cellule sincopate del terzo, in contraddizione con il secondo per la suddivisione in misure, sono associabili al ragtime. I lavori di Herbert Willi vengono eseguiti regolarmente dalle migliori orchestre e dai migliori interpreti. Stück für Klarinette Solo si divide in due parti: la prima, quasi evocativa, lascia al clarinetto la possibilità di cimentarsi in sonorità delicate che forse richiamano l’eco delle montagne austriache; la seconda, con svolazzi tra i vari registri dello strumento, è molto concitata e virtuosistica, e soprattutto la parte finale risulta di grande impatto. Lo Studio Primo di Gaetano Donizetti per clarinetto solo è una composizione molto conosciuta nel campo clarinettistico, un pezzo virtuosistico che può risultare talvolta scomodo a una esecuzione accurata. Da recenti studi portati avanti da Adriano Amore si è scoperto che esiste uno Studio Secondo per clarinetto e basso continuo (violoncello o fagotto), il cui manoscritto è reperibile presso la biblioteca della Northwestern University, negli Stati Uniti, mentre l’edizione a stampa, a cura di Luigi Magistrelli, è disponibile presso l’Accademia Italiana del Clarinetto. Das Lied per clarinetto solo di Luciano Berio non fa parte della serie delle Sequenze. Si tratta di una breve composizione per il clarinetto in si bemolle, le cui difficoltà tecniche sono inferiori paragonate ai virtuosismi presenti nell’altra opera di Berio per clarinetto solo, ovvero la Sequenza IX. L’indicazione “sempre molto flessibile, come improvvisando” lascia ben intendere il carattere che il compositore vuole dare all’opera. Il Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messiaen è probabilmente una delle opere cameristiche più rilevanti del XX secolo. Pensata inizialmente come trio, quest’opera divenne in seguito un quartetto con l’aggiunta del pianoforte suonato dallo stesso Messiaen. Il terzo tempo dal titolo Abîme des Oiseaux (Abisso degli uccelli), per clarinetto solo, rappresenta il parallelismo tra l’abisso e gli uccelli, dove l’abisso è il Tempo e l’uccello è il contrario del Tempo, il nostro desiderio di luce e di speranza. Il Gesang des Schwarzen Vogels (Canto degli uccelli neri), terzo movimento dell’opera Zeit-Schatten del compositore lussemburghese Alexander Müllenbach è stato concepito come una sorta di contrapposizione al Quartetto per la fine dei Tempi di Messiaen. La forma compositiva è una sorta di ritornello, dove il tema di apertura ricorre più volte come un’ossessione. Grandi contrasti dinamici, figurali e ambitoriali caratterizzano l’immagine del suono. L’idea di un nuovo pezzo per clarinetto solo sorge in Stefano Cavallerin in maniera spontanea. Reminiscenza è costruito in linea di massima su accordi di settima (in special modo di grande settima, come l’accordo iniziale di settima discendente mi-do-la-fa), le cui serie (la retrogradazione, lo specchio), tuttavia, vengono enunciate in modo alquanto libero, cambiando l’altezza degli intervalli, posponendo o anticipando le note dell’accordo stesso o iniziando una nuova serie usando enarmonicamente una nota della serie precedente. Il clarinetto, assecondando una scrittura a strati, con sbalzi di registro, con alternanze di recitativo e di frasi melodiche, dispiega pienamente le sue possibilità timbriche  per  suggerire  stati  d’animo reconditi,  sospesi  e  lontani,  come, per esempio,  verso  la  fine  del  brano,  prima  della  ripresa. Rudolf Jettel, con i suoi oltre 500 studi per clarinetto e molti pezzi cameristici, ha lasciato alla didattica un’eredità di inestimabile valore. I cinque Grotesken für Soloklarinette formano un’opera suddivisa in cinque movimenti e formata da tre movimenti veloci (il primo, il terzo e il quinto) e due movimenti lenti  (il  secondo  ed  il  quarto).  Le  frequenti  difficoltà  tecniche  fanno  sì  che  l’opera  sia  virtuosistica  e  di  grande  effetto. Syrinx, un pezzo per flauto solo di Claude Debussy, il cui titolo originario è La Flûte de Pan, fu composto nel 1913. Originariamente pensato come parte integrante del poema drammatico Psyché di Gabriel Mourey, viene eseguito ormai da molto tempo come pezzo indipendente per flauto, ma si addice perfettamente alle caratteristiche timbriche del clarinetto. Il Concerto per clarinetto solo del compositore toscano Valentino Bucchi è strutturato in quattro movimenti e si presenta come un insieme unitario. L’autore utilizza strumenti compositivi relativamente nuovi come lo staccato veloce (doppio staccato), la multifonia e il glissando discendente ed è richiesta una tecnica d’esecuzione molto solida. Un Corale formato da dieci accordi completa il terzo movimento  Andante.  Un  sottotitolo  (Carte  fiorentine  n. 2)  correda  il  pezzo  dedicato  alla  memoria  di  Ivo  Matteini. Albert Anglberger (Austria), insegnante di direzione di coro ed ensemble presso l’Università del Mozarteum compone l’opera Die Drei Tierbilder, a Dario dedicata. Dal punto di vista compositivo l’opera è costruita su una o due serie di dodici suoni (dodecafonia) che vengono utilizzate alternativamente. Ernesto Cavallini, insigne clarinettista e compositore italiano dell’Ottocento, viene ricordato oggi soprattutto per i Trenta Capricci. In questo disco presentiamo il  Capriccio n. 21. Béla Kovács è un clarinettista, compositore e didatta ungherese. Hommage à M. de Falla è uno dei pezzi per clarinetto solo che compongono la collana Hommages à, comprendente in totale nove pezzi da concerto per lo strumento solista. Le difficoltà tecniche sono evidenti e molto ben riuscito è l’intento di Kovács di accostarsi allo stile dei compositori da cui gli Hommages prendono il nome.

Tracklist

Igor Stravinsky (1882-1971)
Tre Pezzi per clarinetto solo
Herbert Willi (1956)
Stück per clarinetto solo
Gaetano Donizetti (1797-1848)
Studio Primo
Luciano Berio (1925-2003)
Lied per clarinetto solo
Olivier Messiaen (1908-1992)
Abîme des oiseaux
Alexander Müllenbach (1949)
Gesang des Schwarzen Vogels
Rudolf Jettel (1903-1981)
Fünf Grotesken per clarinetto solo (prima registrazione mondiale)
Claude Debussy (1862-1918)
Syrinx
Valentino Bucchi (1916-1976)
Concerto per clarinetto solo
Albert Anglberger (1942)
Drei Tierbilder (composto nel 2013 per Dario Zingales)
Stefano Cavallerin (1959)
Reminescenza per Clarinetto Solo (composto nel 2013 per Dario Zingales)

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