

Esecutore: Opernchor des Anhalttischen Theater
Autore: Auber
Numero dischi: 2
Barcode: 0761203769421
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A dispetto dello straordinario trionfo che il pubblico francese tributò nel 1880 alla cinquecentesima rappresentazione della Muette de Portici (un risultato quasi fantascientifico per l’epoca), oggi questa grande opera storica in cinque atti di Daniel-François-Esprit Auber è caduta in un oblio quasi totale e viene messa in scena solo dai teatri dai programmi più innovativi. A questa triste situazione pone in parte rimedio la CPO, che arricchisce il suo prestigioso catalogo di rarità operistiche con la splendida produzione presentata nell’aprile del 2010 dall’Anhalt Theater di Dessau con la direzione di Anthony Hermus. Con ogni probabilità, in quattro secoli di storia del melodramma nessun’altra opera produsse conseguenze politiche e sociali così immediate ed evidenti come La muette de Portici. La prima rappresentazione andata in scena a Bruxelles nel 1830 alla presenza del re d’Olanda dimostrò meglio di qualsiasi parola quanto Auber e il suo librettista Scribe fossero riusciti a cogliere lo spirito del loro tempo e a dare voce all’incontenibile risentimento che i membri delle classi sociali più umili provavano nei confronti del nuovo ordine imposto dalla Restaurazione. Il pubblico del teatro belga vide infatti nella figura della pescatrice muta Fenella una chiara allusione alla sua patria oppressa. Il duetto tra Masaniello e Pietro chiamava il popolo alla rivolta per liberare il sacro suolo della patria e la citazione di un brano della Marsigliese ebbe un effetto così dirompente che il pubblico presente in sala si precipitò fuori dal teatro e occupò il Palazzo di Giustizia. Di fatto, la prima rappresentazione della Muette de Portici segnò l’inizio della rivoluzione belga del 1830, che permise al paese di ottenere l’indipendenza dal giogo olandese.