DIEPENBROCK A.: Orchestral Songs

Con la sua collana dedicata ai compositori olandesi, la CPO ha fatto riscoprire al grande pubblico le opere migliori di Röntgen, Badings, van Gilse e Andriessen, autori che compaiono molto di rado sia nei cataloghi discografici sia nei programmi delle stagioni concertistiche. Questo nuovo disco presenta invece un caso sensibilmente diverso. Ancora oggi, Alphons Diepenbrock continua a essere considerato uno dei compositori olandesi più rappresentativi vissuti tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Lo stesso Gustav Mahler espresse giudizi molto lusinghieri su Diepenbrock, con il quale strinse un sincero rapporto d’amicizia. Va poi sottolineato che in alcune opere del compositore olandese sono presenti alcuni elementi dello stile di Mahler. Con i suoi Lieder sinfonici Diepenbrock contribuì a creare un genere che in seguito Mahler avrebbe ripreso nel suo Das Lied von der Erde. Diepenbrock ottenne una laurea in Filologia classica e studiò composizione da autodidatta, basandosi soprattutto sulle opere polifoniche dei compositori olandesi del XVI secolo e sui melodrammi di Richard Wagner. Nel corso della prima guerra mondiale Diepenbrock iniziò a interessarsi anche allo stile del compositori francesi contemporanei. Da tutti questi elementi il compositore olandese forgiò uno stile molto personale, che trovò espressione in un centinaio di opere. Il baritono Hans Christoph Begemann e il direttore Otto Tausk – che per la CPO hanno realizzato alcuni anni fa un pregevole disco dedicato ai Lieder orchestrali di Hans Pfitzner – presentano in questo splendido disco alcuni dei Lieder per baritono e orchestra più belli di Diepenbrock, tra i quali spiccano l’Hymne an die Nacht basato sui versi di Novalis e l’ampio Im grossen Schweigen tratto da Nietzsche.

Tracklist