BACH J.C.: Amadis de Gaule

Nel bel mezzo della rovente polemica scatenata dai fautori dello stile francese contro gli estimatori dell’opera italiana, mentre l’Illuminismo si apprestava a vivere i suoi ultimi scampoli di gloria durante il regno di Luigi XVI e di Maria Antonietta, Johann Christian Bach – ultimogenito del sommo Cantor lipsiense Johann Sebastian – presentò al pubblico parigino la sua opera Amadis de Gaule. Basata su una versione riveduta e scorciata del libretto scritto da Quinault per Lully, quest’opera è caratterizzata da una magistrale condotta teatrale e presenta in nuce i primi fremiti del nascente Romanticismo. Potendo contare sulla direzione di Didier Talpain, uno dei direttori più autorevoli in questo repertorio, e su una eccellente formazione di strumenti originali, questa versione dell’Amadis de Gaule richiedeva un cast di cantanti in grado di confrontarsi con successo con i toni eroici ed enfatici delle tragédie-lyrique in stile gluckiano. Pierre-Yves Pruvot, Hjördis Thébault, Philippe Do e Katia Vellétaz formano un quartetto di solisti di altissimo livello sia per quanto riguarda la tavolozza timbrica sia per l’equilibrio interpretativo, potendo contare su una pronuncia perfetta del francese e su una notevole sensibilità drammatica, che consente loro di vestire i panni dei loro personaggi con passione e grande intensità emotiva.