LEONINUS: Musica sacra del 12°sec.

Le notizie biografiche pervenuteci su Léonin sono estremamente limitate, se si eccettua il fatto che pare si sia fatto una certa fama come autore di poesie erotiche. Anonymous IV nome con cui è passato alla storia un monaco vissuto sette secoli fa nellAbbazia di Bury St Edmunds ricorda nella sua non sempre affidabile cronaca le figure di due maestri Leoninus e Perotinus che avrebbero dominato il panorama musicale del XIII secolo. Secondo quanto riportato in questa cronaca, questi due grandi maestri avrebbero operato nella Cattedrale di Notre Dame di Parigi, dove Leoninus era responsabile del Magnus liber organi, il Grande libro degli organa (termine con cui venivano indicate le versioni polifoniche dei canti plani), considerato dagli studiosi di musica medievale il testo più autorevole delle prime fasi della polifonia. Per gli appassionati più esperti, quella di Léonin è una musica di straordinaria complessità, basata su tecniche estremamente sofisticate come lorganum per se, il duplum, la clausula e il discantus, che molti teorici medievali si divertirono a sviscerare allo scopo di definirne la funzione più precisa. Per gli ascoltatori meno smaliziati si tratta invece di una musica di rapinosa bellezza, nella quale coesistono armoniosamente la serena tranquillità del gregoriano e le ardite ornamentazioni dei passaggi polifonici, in alcuni dei quali è possibile ravvisare qualche elemento di quella che nel XIX secolo sarebbe stata definita coloratura. «Unesecuzione di ammaliante bellezza. Queste splendide letture rinnovano ogni volta il senso di meraviglia nei confronti della più importante innovazione della musica occidentale, il suono di due voci che eseguono nello stesso momento due linee vocali diverse, che non solo si armonizzano a vicenda, ma si esaltano reciprocamente» (The Sunday Times) «Una splendida addizione alla discografia della polifonia del XIII secolo, esaltata da un suono dinsieme di straordinaria bellezza» (Gramophone) «Unatmosfera meravigliosamente suggestiva. Un disco raro e caldamente consigliabile. Interpretazioni molto brillanti di tesori del tutto dimenticati» (Classic CD) «Un disco assolutamente stupefacente, che riporta in vita una musica ormai dimenticata» (BBC Music Magazine). DIAPASON DOR, FRANCE · DIAPASON DOR DE LANNÉE · BBC MUSIC MAGAZINE BEST OF THE YEAR