BYRD: Consort Music

Questo splendido disco accompagna l’ascoltatore alla scoperta del raffinatissimo microcosmo musicale dell’Inghilterra di Elisabetta I. I consort song di William Byrd trattano i tipici temi dell’amore cortese, la gloriosa morte in battaglia di Sir Philip Sidney offre lo spunto per un nobile lamento, la caduta di una vecchia in una sconfinata distesa di teschi umani simboleggia l’ardente desiderio degli inglesi di quegli anni di una maggiore libertà di pensiero, le tentazioni della carne vengono paragonate a una nave in balia di onde minacciose e la scomparsa di Thomas Tallis ispira un inno alle Muse. Il brano più lungo presentato in questa antologia interamente dedicata a Byrd è la famosa ninna My sweet little baby, una delle opere più apprezzate dai contemporanei del grande compositore inglese, che mantiene ancora oggi un posto speciale nel cuore dei suoi connazionali del XXI secolo. A dispetto dei toni modesti della Prefazione della prima edizione a stampa, secondo la quale queste opere sarebbero state composte con l’unico intento di «insegnare a tutti a cantare», i brani contenuti in questa antologia sono caratterizzati da una scrittura estremamente complessa, che trova un interprete ideale in Robin Blaze, controtenore in possesso di un timbro molto morbido e di una padronanza tecnica veramente invidiabile. «Considerato tra i controtenori migliori del panorama concertistico internazionale – grazie a un timbro pastoso, una naturale espressività e un perfetto controllo – Robin Blaze si rivela l’interprete ideale dei consort song di William Byrd […] Blaze sfoggia la levigata raffinatezza propria dei grandi liederisti ed evita accuratamente ogni eccesso» (The Sunday Times) «In questo disco Robin Blaze sfoggia una superba forma vocale e una vocalità chiara e priva di esasperazioni che si fonde a meraviglia con l’ensemble strumentale Concordia […] Un disco apprezzabile sotto tutti i punti di vista. Hyperion, possiamo sperare di vedere presto un altro disco come questo?» (International Record Review) «Robin Blaze continua a esplorare ambiti pressoché inediti del repertorio vocale. Facendo coesistere un’espressione di rara purezza con una spiccata comunicativa, il controtenore inglese fa ricorso ai suoi ragguardevoli mezzi vocali – tra i quali spiccano un legato sostenuto senza sforzo apparente, pianissimo di impalpabile bellezza e una declamazione estremamente chiara – ottenendo risultati quanto mai variegati, che si rivelano perfettamente in linea con lo spirito di ogni brano che esegue […] Grazie a questo connubio ideale di padronanza tecnica e di comprensione istintiva dei testi, Blaze riesce a svelare all’ascoltatore il complesso universo espressivo di William Byrd» (BBC Music Magazine) «Queste opere sono una vera delizia, con la loro scrittura di volta in volta malinconica e vivace, delicata e triste […] Robin Blaze, per l’occasione accompagnato dall’eccellente consort di viole da gamba Concordia – con la partecipazione della bravissima liutista Elizabeth Kenny – ne riesce a cogliere l’essenza più intima con apprezzabile spontaneità. Nel complesso, si tratta di un disco veramente delizioso» (The Independent) «La splendida interpretazione di Robin Blaze rivela la raffinata eleganza con cui Byrd sapeva dare veste musicale ai testi dei poeti suoi contemporanei anche grazie al meraviglioso accompagnamento del consort di viole da gamba Concordia» (Classic FM Magazine) «La sensibile interpretazione di Robin Blaze rende piena giustizia a un repertorio tanto affascinante quanto virtualmente sconosciuto» (Goldberg Early Music Magazine).