LEHAR: Wiener Frauen

«È stato un vero piacere ascoltare lorchestra: dopo moltissimo tempo possiamo finalmente dire di avere un musicista che sa come scrivere unoperetta». Con questo lapidario giudizio laustera Neue Freie Presse di Vienna recensì la prima rappresentazione della prima operetta di Franz Lehár, Wiener Frauen, andata in scena nel novembre del 1902 al Theater an der Wien della capitale asburgica. Morti nel 1899 Johann Strauss e Carl Millöcker, i due maggiori esponenti degli anni doro delloperetta, questo genere conobbe una lunga stasi, a cui le numerose iniziative poste in essere alla fine del XIX secolo non riuscirono a porre fine. La crisi delloperetta venne risolta dal giovane maestro di banda militare Franz Lehár, luomo giusto al momento giusto, che nel 1902 abbandonò luniforme per dedicarsi alla musica a tempo pieno. Fin dallinizio della sua carriera, Lehár si dedicò con passione alla composizione e, prima che lopera lo chiamasse in maniera irresistibile, non si può dire dove il suo talento lo avrebbe condotto. Dopo aver fatto la sua scelta, un fortunato destino lo condusse in una direzione leggermente diversa. Il volto del destino aveva le fattezze di due libretti di operette, Der Rastelbinder e Wiener Frauen. Entrambe le operette vennero accolte in maniera trionfale e dalla sera alla mattina Lehár divenne il nuovo re del teatro musicale viennese. Finalmente aveva fatto la sua comparsa un compositore capace di scrivere melodie orecchiabili e accattivanti e nel giro di poco tempo gli appassionati di tutta lEuropa iniziarono a fischiettare la Marcia di Nechedil. Questa brillante antologia presentata dalla CPO riporta in vita loperetta che inaugurò la strabiliante carriera di Lehár.