Scoperta allepoca dei primi grandi navigatori, lisola di Zanzibar ha visto passare nel corso dei secoli tutti i popoli più importanti del mondo antico, tuttavia limpronta più netta e duratura fu lasciata dalla cultura islamica e dalle tradizioni swahili giunte dal continente africano, come si può notare dai canti polifonici e dagli strumenti a corda, ai quali si aggiungono percussioni indiane e ritmi lancinanti dal chiaro sapore arabo. Il genere musicale più diffuso a Zanzibar è il taraab, una musica dolce eseguita anche in sede di concerto che trae il suo nome da unespressione araba traducibile come essere trascinato dalla gioia. Tutte le canzoni sono basate su testi in swahili e nella loro musica è possibile riconoscere influenze arabe, indiane e africane. I musicisti suonano strumenti antichi come il qânûn (una cetra di forma trapezoidale), loud (liuto), il nay (flauto) accanto ai più consueti violini, violoncelli, contrabbassi, chitarre, harmonium, fisarmoniche e percussioni come il doumbak, la rika e i borghi. Un vecchio adagio arabo dice: «Quando a Zanzibar sui suona il nay, lAfrica balla fino ai Grandi Laghi».
Tracklist
Bashraf
Mapenzi Yako Matamu
Waridi Lisilomiba
Bashraf 2
Zawadi Ahmed
Usijigambe
Bashraf 3