Alcuni fan di Allan Taylor hanno definito la musica del loro beniamino come un film per lanima e il cuore. Il protagonista è un giovanotto dal carattere sensibile e piuttosto introverso, che trova più attraenti i versi dei poeti del XVII secolo delle belle ragazze che passeggiano sul lungomare di Brighton, la città in cui ha vissuto fin da ragazzo. Tuttavia il suo incontenibile amore per la musica lo spinge a trasferirsi in America, dove trova il successo, ma alla fine si rende conto che il suo posto è in Europa. La location principale è la spiaggia di Brighton, una sorta di Atlantide mai dimenticata che ospita pub che servono Guinness alla spina e il classico tè allinglese e conserva gelosamente il ricordo dei miti del jazz e dei poeti beat, a cui si aggiungono alcuni poetici scorci di Amsterdam, Bruxelles e Parigi e lo studio di registrazione della Stockfisch di Northeim, dove le vibrazioni creative di Taylor si materializzano quasi per magia «in quel luogo sublime in cui le canzoni prendono forma». Gli artefici sono il regista belga Patrick Ferrin, il cameraman Michel Baudour e la Stockfisch, che hanno dato vita a una pellicola in cui gli spunti lirici e le immagini di bellezza urbana evocati da Taylor «diventano sempre più belli, come le coppie di amanti allo scorrere del vino». La musica di Taylor si diffonde così in un mondo che non è abitato da santi ma è pervaso da uneleganza sensuale e da una intensa spiritualità.