

Esecutore: Alice Coltrane, organo, piano elettrico e arrangiamento; Terry Harrington, sassofono; Charlie Haden, contrabbasso; Ben Riley, batteria e altri
Autore: Alice Coltrane
Numero dischi: 1
Barcode: 4260019716156
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Quando il geniale tenorsassofonista John Coltrane morì nel 1967, i valori fondamentali della musica jazz lo avevano da tempo attirato nel mondo spirituale, una scelta che aveva trovato espressione in album come A Love Supreme, Ascension e Meditations. Questo percorso venne poi seguito anche da sua moglie e pianista della sua ultima stagione creativa. Alice Coltrane (1937-2007) vagheggiava «sonorità cosmiche, dimensioni più elevate e livelli astrali», un’aspirazione che contribuì a darle un ruolo e un’influenza molto importanti nell’esoterico e spiritualizzato panorama musicale che iniziò a prendere piede negli anni Settanta. Il suo primo album venne pubblicato solo dopo la morte di John Coltrane, ma in realtà Eternity era il suo decimo disco. Nello stesso anno della sua pubblicazione, Alice fondò in California un centro induista veda. Questo album trae gran parte della sua energia da mondi sonori che si pongono in stridente contrasto tra loro. La dimensione degli organici coinvolti spazia dall’arpa non accompagnata protagonista dell’assolo di “Wisdom Eye” a una grande orchestra con una band di 25 elementi, alla quale si aggiunge una sezione di 12 archi. Lo strumento più usato da Alice Coltrane è l’organo elettrico Wurlitzer, le cui graffianti sonorità si sposano alla perfezione con il sassofono di John Coltrane, come si può notare soprattutto in “Spiritual Eternal”, il brano che apre questo album. Le improvvisazioni di Alice Coltrane si basano su una scrittura in gran parte modale e presentano di volta in volta un incedere sinuoso ed estatiche atmosfere meditative, sia nello stile del rock latino (“Los Caballos”) sia – a volte – senza un tempo ben definito, come in “Morning Worship”, nel quale l’organo è accompagnato dalla tamboura. La band vede la partecipazione di un gruppo di jazzisti molto conosciuti, come il contrabbassista Charlie Haden, il sassofonista e flautista Jerome Richardson, il flautista Hubert Laws ed Ernie Watts al corno inglese. In “Om Supreme” Alice Coltrane sfodera un delicato swing con il piano elettrico Fender Rhodes e la partecipazione di sei voci. L’album si chiude in maniera molto sorprendente con un adattamento orchestrale di un brano della Sagra della primavera di Igor Stravinsky, nel quale i passaggi dissonanti e gli spunti da free jazz si collocano ad anni luce di distanza dalla contemplazione meditativa che pervade invece altri brani.
Alice Coltrane, organo, piano elettrico, percussioni, arrangiamenti e direzione
Terry Harrington, sax tenore
Jerome Richardson, sax soprano
George Bohanon, trombone
Oscar Brashear, tromba
Tommy Johnson, tuba
Hubert Laws, flugelhorn
Charlie Haden, contrabbasso
Ben Riley, contrabbasso e batteria
Armando Peraza, conga
Spiritual Eternal
Wisdom Eye
Los Caballos
Om Supreme
Morning Worship
Spring Rounds From Rite Of Spring