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EMERSON - LAKE & PALMER: Emerson - Lake & Palmer

Esecutore: Emerson Lake & Palmer

Autore: Emerson, Lake & Palmer

Numero dischi: 1

Barcode: 0821797229968

SACD Ibrido
Pop/Rock
2025
MUDSACD2299
2025-11-01
40,00 €
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SACD ibrido stereo in edizione limitata e numerata

Il mitico album Emerson, Lake & Palmer

Lo straordinario mix di visionarietà e di verve di questo disco getta le fondamenta del prog rock

Un’immagine sonora di incredibile definizione tonale, trasparenza e restituzione dei dettagli

I supergruppi esistevano già anche prima del 1970, anno in cui esordì Emerson, Lake & Palmer. E – come sappiamo tutti – molti altri vennero dopo di loro. Tuttavia solo pochi – pochissimi – riuscirono a porsi sullo stesso livello del fenomenale trio inglese e del suo calibratissimo mix di visionarietà, verve e virtuosismo. Lo straordinario livello degli ELP apparve evidente fin dall’inizio e permise loro di influenzare una moltitudine di altre band. A oltre mezzo secolo dalla sua prima uscita, l’omonimo album d’esordio della band rimane una testimonianza indelebile di creatività, brillantezza esecutiva e assoluta disciplina.

Rimasterizzato nello studio californiano della Mobile Fidelity e presentato in una confezione stile mini-LP, questo SACD ibrido stereo in edizione limitata e numerata di Emerson, Lake & Palmer realizzato dalla Mobile Fidelity rappresenta l’album di riferimento per tutti gli audiofili più esigenti. Grazie a una immagine sonora chiara, perfettamente bilanciata e dalle dinamiche molto ampie, questa riedizione da collezionisti rende pienamente omaggio all’altissima qualità con cui venne eseguito e registrato questo vero e proprio caposaldo del rock degli anni Settanta.

Questa riedizione mette in luce la portata epica, la profondità tonale e la straordinaria musicalità del trio inglese. Le caratteristiche salienti – tra cui le strutture ritmiche, le sfumature sonore, gli effetti, le melodie e i sapienti cambi di tempo – presenti in ogni brano e l’interazione del trio sono rese in un palcoscenico sonoro molto ampio e riprodotte in maniera incredibilmente dettagliata. In particolare, apprezzerete sicuramente il grado di separazione, l’immagine e il timing che contribuiscono a rendere ogni brano coinvolgente e realistico.  Sia che possediate già diverse copie di questo capolavoro sia che stiate cercando la vostra prima versione, non potrete che apprezzare la presenza, il grado di separazione, il realismo del palcoscenico sonoro e la nitidezza che contribuiscono a far sembrare ogni brano come se il gruppo si fosse installato nel vostro salotto.

Aprendo le porte alle possibilità apparentemente infinite del rock progressivo, ma evitando con cura ogni eccesso, Emerson, Lake & Palmer hanno raggiunto un risultato davvero raro, in quanto la loro musica complessa e cerebrale non ha impedito loro di ottenere un grande successo mainstream. Questo album, premiato con un Disco d’Oro, ha lanciato la carriera di una band che avrebbe venduto decine di milioni di dischi e ha anche portato all’inserimento di un singolo nella Top 50, la ballata “Lucky Man”, le cui armonie vocali, la strumentazione multitraccia e l’innovativo assolo di Moog sembrano quasi antiquati rispetto al resto dell’album.

Composto da brani originali che abbracciano diversi generi e da due originalissimi arrangiamenti di brani classici, l’album che il critico Rolling Stone ha giustamente definito «da ascoltare nel suo insieme» unisce un’ambizione scandalosa alle abilità quasi ultraterrene di tre musicisti che rimangono tra i migliori che abbiano mai suonato i rispettivi strumenti. Mentre Emerson conquistò presto la maggior parte dei titoli dei giornali per la sua abilità alla tastiera – clavinet, Moog, pianoforte, organo Hammond e organo a canne inclusi – l’attitudine di Greg Lake alla chitarra e al basso, insieme al talento mostruoso di Carl Palmer alla batteria, crearono un’idra a tre teste che divorava tutto ciò che le si parava davanti.

Questo si estende alla radicale reinterpretazione del Barbaro di Béla Bartók che apre il programma, una performance che in meno di quattro minuti e mezzo spazia dal distorto al sacro, dall’angolare al tempestoso. Altri ornamenti classici, magie della tastiera, pesantezze hard rock e firme gotiche emergono in tutto “Knife-Edge”, che reinterpreta la musica di Leos Janácek e Johann Sebastian Bach e, in definitiva, invita a esplorare una cattedrale di suoni brulicante di esplosioni separate di tasti e percussioni.

E qualcuno ha detto “batteria”? Ascoltate la mostruosa performance di Palmer in ‘Tank’, un tripudio ritmico che marcia con note piegate e passaggi speculari, oppure immergetevi nella suite mitologica “The Three Fates”. Composta da tre parti e con Emerson che suona l’organo a canne della Royal Festival Hall, questa sensazionale suite spara fuochi d’artificio sonori attraverso sofisticati arpeggi, improvvisazioni jazz, spunti danzanti, accordi frizzanti e continue esplosioni sonore. Una sola avvertenza: non prendetevela con la Mobile Fidelity se il vostro impianto non è in grado di gestire questo disco, perché si tratta di roba decisamente forte.

In effetti, tutto ciò che riguarda Emerson, Lake & Palmer ha uno scopo preciso. Sia che vogliate analizzare tutte le note, i cambiamenti e i passaggi poliritmici, sia che vogliate semplicemente assorbire questo album come un organismo vivente e pulsante, questa riedizione vi consentirà di fare entrambe le cose tutte le volte che vorrete.

Emerson, Lake & Palmer

The Barbarian

Take a Pebble

Knife-Edge

The Three Fates (a. Clotho b. Lachesis c. Atropos)

Tank

Lucky Man

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