HERZOGENBERG: Trii per archi e piano

«Il Trio in do minore ha fatto una grandissima impressione e ha spinto Joseph Joachim ad affermare che non conosceva nessun altro compositore eccetto Brahms in grado di scrivere un’opera di tale levatura artistica». Questo sono le parole contenute nel biglietto che Philipp Spitta inviò al compositore Heinrich von Herzogenberg dopo la prima esecuzione del suo Trio n. 1 per pianoforte e archi. Il fatto che Spitta abbia citato Brahms è particolarmente significativo, in quanto Herzogenberg si era appena dissociato dagli ideali espressi dai Giovani Tedeschi, il movimento artistico guidato da Liszt e da Wagner, per avvicinarsi alla gloriosa tradizione classica. In quel periodo Herzogenberg trovava ispirazione soprattutto in Brahms: «Con il semplice fatto di esistere, Brahms ha contribuito moltissimo all’evoluzione del mio stile. L’ammirazione per le sue straordinarie qualità musicali e della sua fortissima personalità artistica e umana ha posto rimedio ai miei punti deboli e mi ha spinto a raggiungere il posto che occupo attualmente». In ogni caso, la venerazione che Herzogenberg provava nei confronti del grande maestro amburghese non gli impedì di comporre opere molto originali, come si può facilmente notare in questo splendido disco, che vede grande protagonista il fenomenale Atos Trio.