AA.VV.: Rendez - vous Russe

Un suono estremamente espressivoSaxofolk, l’album d’esordio di Eva von Grinsven, per l’occasione accompagnata  dal Berlage Saxophone Quartet, ha ottenuto un successo veramente spettacolare. In Rendez-vous russe, la giovane sassofonista olandese va alla ricerca delle radici dell’“anima russa”, famosa per la sua profonda carica emotiva e per la sua coinvolgente malinconia. Il timbro del suo sassofono, gli impasti sonori meravigliosamente versatili che riesce a ottenere con gli strumenti dei musicisti che la accompagnano e la raffinata articolazione così simile alla voce umana consentono di vivere una straordinaria esperienza d’ascolto. Un talento vocale Ovviamente, queste osservazioni sono valide soprattutto per le opere vocali di Sergei Rachmaninov. Se la produzione strumentale del grande compositore russo riesce sempre a raggiungere il cuore degli ascoltatori, le sue opere vocali sanno avvincerli in un’atmosfera molto coinvolgente. La continua ricerca di versi malinconici finì per condurre Rachmaninov al simbolismo e a scrivere opere per la famosissima cantante ucraina Nina Koshétz, che fu anche la musa ispiratrice di Aleksandr Scriabin e di Sergei Prokofiev. Il meraviglioso fascino della voce di questa cantante viene tramandato in maniera estremamente viva dalle trascrizioni per sassofono di alcune opere vocali di Rachmaninov realizzate da Eva van Grinsven. Una stupefacente trasparenza Non meno affascinante è il risultato ottenuto da quello che in un primo tempo era sembrato niente di più di un semplice esperimento. Nella trascrizione del Trio per archi e pianoforte op. 8, una magistrale opera composta da un ancora giovanissimo Dmitri Shostakovich ma pubblicato solo dopo la morte dell’autore, il sassofono esegue la parte del violoncello e con la sua amplissima estensione dinamica riesce a conferire a quest’opera una trasparenza senza precedenti. Nel duetto con il violino è possibile apprezzare le incredibili doti di adattabilità e di versatilità del sassofono quando viene suonato da una solista di grande talento. Nei Cinque Pezzi di Shostakovich non bisogna perdere di vista la parte del secondo violino nemmeno per un istante. Un ensemble dai tratti decisamente virtuosistici Il programma di questo disco comprende anche un breve brano contemporaneo che vede protagonisti due sassofoni. Le reminiscenze degli inni sacri della Chiesa ortodossa creano un effetto molto suggestivo nella Duo Sonata di Sofia Gubaidulina. Il fatto che in questo brano suoni Lars Niederstrasser – un altro componente del Berlage Saxophone Quartet, contribuisce a creare un impasto sonoro particolarmente armonioso dei due strumenti, evocando in maniera molto suggestiva gli echi sacri di questo SACD tridimensionale perfettamente bilanciato.