SUK: Opere per piano

Esecutore: Karl-Andreas Kolly, piano

Autore: Suk

Numero dischi: 1

Barcode: 0760623195667

Mdg
SACD Ibrido
2016
MDGSA1956
2016-07-01
18,59 €
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Destino e fortuna Due terribili disgrazie divisero la vita di Josef Suk in due parti nettamente distinte. Infatti, nel giro di poco più di un anno il compositore boemo vide morire prima il suo mentore e suocero Antonín Dvorák e poi la sua giovane moglie Otilie. Questo nuovo disco del pianista svizzero Karl-Andreas Kolly si focalizza su questo drammatico periodo della vita di Suk, che ebbe profonde ripercussioni su tutta la sua produzione, e allo stesso tempo ci offre la possibilità di scoprire l’arte raffinata di un compositore che non gode ancora della considerazione che meriterebbe da parte sia del pubblico sia della critica. Reminiscenze popolari Il ciclo pianistico Atmosfere op. 10 di Suk si inserisce nella più pura tradizione boema, come si può facilmente notare dalla presenza di evidenti echi dello stile di Dvorák. In particolare, i ritmi e le strutture armoniche di questi cinque incantevoli brani caratteristici evocano il ricordo della musica tradizionale dei paesi che facevano parte delle regioni più orientali dell’impero austro-ungarico, che era pervasa spesso da una inconfondibile vena di sottile malinconia, e al tempo stesso dimostrano meglio di qualsiasi parola con quanta perizia il grande virtuoso di violino Suk sapesse scrivere opere per pianoforte. Fatti e apparenze Questo talento tornò molto utile a Suk anche in Cose che ho vissuto e sognato op. 30, un ciclo pianistico dal titolo molto enigmatico, che fin dalla sua prima esecuzione seppe stimolare la fantasia del pubblico. Suk non fornisce agli ascoltatori molti indizi per comprendere i contenuti e il microcosmo sonoro dei dieci brani di cui si compone questo ciclo, ma alcune immagini appaiono in maniera estremamente chiara, con un gruppo di bambini che gioca e di tanto in tanto finisce per azzuffarsi, una processione funebre dai toni al tempo stesso dolenti e vigorosi e un adagio pervaso da un’atmosfera misteriosa che vanno a chiudere il cerchio; è davvero affascinante notare come Suk abbia saputo dare a ogni pagina una connotazione precisa. In questo ciclo Suk seppe staccarsi dal colore locale della sua patria per protendersi verso un linguaggio musicale molto personale, che presenta anche parecchi elementi dell’impressionismo francese. Uniti per sempre Karl-Andreas Kolly conclude il suo recital dedicato a Suk con un Canto d’amore che esprime un’estasi venata di nostalgia per mezzo di armonie sospese, intrise di un languido desiderio. Si tratta di un brano veramente incantevole e che non si smetterebbe mai di ascoltare, anche perché gli ingegneri del suono della MDG sono riusciti a cogliere questa gemma con la tecnologia SACD più avanzata possibile, un’altissima risoluzione e una spettacolare immagine tridimensionale, che nel loro insieme vi consentiranno di godervi a casa vostra un ascolto di inarrivabile realismo.

 

Karl-Andreas Kolly su MDG:

 

CESAR FRANCK

opere cameristiche

Karl-Andreas Kolly, pianoforte; Simone Riniker, violino; David Riniker, violoncello

MDGSA1855 (SACD alto prezzo)

Tracklist

Josef Suk (1874-1935)
Atmosfere op. 10 (Nálady)
- Leggenda
- Capriccio
- Romance
- Bagatelle
- Idillio di primavera
Dumka op. 21 n. 3
Cose che ho vissuto e sognato op. 30 (ivotem a snem)
- Allegretto moderato
- Allegro vivo
- Andante sostenuto Vivace
- Poco allegretto
- Adagio
- Moderato quasi allegretto
- Adagio non tanto
- Vivace; Poco Andante
- Adagio
Canto damore (Píseň Lásky)

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