DOHNANYI: Recital per piano

Esecutore: Erno Dohnanyi, piano

Autore: Dohnanyi

Numero dischi: 2

Barcode: 0749677150525

Testament
CD
2015
TES1505
2015-06-01
27,88 €
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Dal 1949 al 1959 Ernö Dohnányi insegnò alla Florida State University e nel 1955 lui e la sua terza moglie ottennero la cittadinanza americana. L’anno successivo il grande compositore ungherese fu invitato a esibirsi alla decima edizione del Festival Internazionale di Edimburgo, dove eseguì una delle sue opere cameristiche più rappresentative, il Quintetto n. 2 in mi bemolle maggiore per archi e pianoforte op. 26 con il New Edinburgh Quartet, diede un recital con il violinista Alfredo Campoli, suonò le sue celebri Variazioni su un canto infantile con la BBC Scottish Symphony Orchestra diretta da Ian Whyte e infine si esibì in un breve recital solistico, nel corso del quale interpretò alcune sue pagine pianistiche, il tutto alla tenera età di 79 anni. La produzione pianistica di Dohnányi è caratterizzata da uno stile che si colloca a metà strada tra Brahms e Medtner e le sue interpretazioni sono estremamente illuminanti se confrontate alle partiture, in quanto le note stampate sembrano costituire per l’autore un semplice punto di partenza per successivi sviluppi. Alla fine della sua attività didattica alla Florida State University Dohnányi diede un recital che fu registrato dallo Student Radio Group. L’ottantaduenne pianista ungherese eseguì due sonate in sol maggiore, per la precisione l’op. 31 n. 1 di Beethoven e la magnifica D.894 di Schubert. Come bis furono scelti tre lavori dello stesso Dohnányi, il primo dei quali, lo Scherzino, faceva parte di una raccolta di sei pezzi composta nel 1945. La Marcia è il primo movimento di Humoreske op. 17, un’opera in forma di suite che Dohnányi aveva portato a termine nel 1907 a Berlino, oltre mezzo secolo prima di questo concerto. Dohnányi inizia a eseguire questo brano con un ostinato di due battute non indicato in partitura suonato dalla mano sinistra, che sviluppa in maniera veramente geniale con una serie di passaggi enarmonici su un basso che rimane invariato dall’inizio alla fine. L’ultimo fuori programma – annunciato dallo stesso interprete – proviene anch’esso dai Sei Pezzi op. 41. Ascoltando questa brillante cascata di note e il perfetto controllo dell’esecuzione si fa fatica a credere che l’interprete sia un pianista di 82 anni. Dohnányi amava appassionatamente suonare il pianoforte e mantenne una splendida tecnica fino alla fine della sua esistenza. Questa realtà trova conferma nel fatto che Dohnányi effettuò la sua ultima registrazione in studio nel 1960, appena un mese prima della sua morte, avvenuta nel febbraio dello stesso anno (dalle note di copertina di Jonathan Summers).

Tracklist

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata n. 16 in sol maggiore op. 31 n. 1
Franz Schubert (1797-1828)
Sonata n. 18 in sol maggiore D.894
Ernö Dohnányi (1877-1960)
Scherzino (Sei Pezzi per pianoforte op. 41 n. 2)
Marcia (Humoreske in forma di suite op. 17 n. 1)
Cascade (Sei Pezzi per pianoforte op. 41 n. 4)
Variazioni su un canto popolare ungherese op. 29
Rapsodia in fa diesis minore op. 11 n. 2
Pastorale su un canto natalizio ungherese
Ruralia hungarica op. 32a (Adagio non troppo)
Capriccio in la minore op. 23 n. 3
Rapsodia in do maggiore op. 11 n. 3
Szimfonikus percek op. 36

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