SCHUBERT - KURTAG: Sonate per piano

Dopo essere diventato tra il 2002 e il 2004 BBC New Generation Artist (primo musicista americano a ottenere questo prestigioso riconoscimento), essersi aggiudicato numerosi premi internazionali tra cui lAvery Fisher Grant Career e il Leonard Bernstein Award messo in palio dal Festival dello Schleswig-Holstein e aver ottenuto una borsa di studio dal Borletti-Buitoni Trust, il pianista inglese Jonathan Biss ha raggiunta la fama internazionale grazie ai straordinari recital dedicati a Schumann e a Beethoven pubblicati dalla EMI. Oltre ai numerosi concerti tenuti in Inghilterra con la BBC Symphony Orchestra e la BBC Philharmonic Orchestra, Biss si è esibito due volte alla International Piano Series del Southbank Centre e nel 2008 è stato protagonista di una serie di recital che lo hanno visto affiancato da Midori e dal Johannes Moser. Per il recital da lui tenuto alla Wigmore Hall nel maggio del 2009, Jonathan Biss decise di abbinare a due delle più famose sonate di Schubert cinque studi tratti dalla raccolta Játékok (Giochi) di György Kurtág, che erano già state eseguite nellautunno del 2006 nelle mitica sala londinese per celebrare lottantesimo compleanno del celebre compositore ungherese. A proposito di questo apparentemente bizzarro accostamento tra Schubert e Kurtág, Biss ha dichiarato: «È davvero interessante notare come reggano bene certi abbinamenti tra compositori vissuti in secoli diversi. Non solo lo stile di Kurtág presenta analogie con la scrittura di Schubert, ma sembra quasi vero anche il contrario. In un certo modo, la musica di Schubert ne risulta influenzata, con le sue logiche interne che vengono alterate dal confronto con la scrittura di Kurtág. Trovo molto difficile spiegare perché determinati compositori presentino affinità [] tuttavia le profonde radici nel passato e la straordinaria sensibilità di Kurtág lo rendono a mio parere il riflesso naturale di Franz Schubert. Lelemento che più mi stupisce della musica del compositore ungherese è la sua naturalezza sonora, che la rende incredibilmente sofisticata e diversa da quella di qualsiasi altro autore. Non ho mai avuto occasione di suonare per lui, ma ho preso parte a diverse masterclass [] e non conosco nessuno musicista o compositore che abbia la sua stessa lucidità in termini di sonorità. Per me è una grande gioia suonare e ascoltare la sua musica. A volte, quando eseguo una sua opera sento scaturire dal pianoforte suoni che un attimo prima mi sarebbero sembrati incredibili».