SCHUMANN: Fantasiestucke & Humoreske

Interpretazioni storicamente informate Jörg Demus è scomparso nell’aprile del 2019 all’età di 90 anni. La MDG vuole ricordare questo grande pianista con questo splendido disco dedicato ai Fantasiestücke op. 12 e a Humoreske op. 20 di Robert Schumann, compositore al quale Demus rimase profondamente legato per tutta la vita. Eseguiti su un pianoforte realizzato dal celebre costruttore viennese Conrad Graf e registrati oltre 30 anni fa facendo ricorso alla tecnologia digitale più avanzata dell’epoca, questi capolavori della letteratura pianistica di tutti i tempi dimostrano meglio di qualsiasi parola il grande impegno che Demus profuse per la valorizzazione degli strumenti da tasto storici. Un abbinamento perfetto In occasione del loro matrimonio, Conrad Graf donò a Robert e a Clara Schumann uno splendido pianoforte costruito da lui stesso. Le caratteristiche principali di questo strumento erano costituite dalla presenza del “moderatore”, un leva che consente di ottenere un impalpabile pianissimo, e dal registro arpa, che permette di produrre un pizzicato molto simile a quello del clavicembalo. Accanto all’articolazione perlacea tipica dei fortepiani, questi effetti si rivelano particolarmente indicati per eseguire le opere dai toni profondamente romantici di Schumann. Pezzi fantastici I Fantasiestücke implicano già nel loro nome la presenza di un programma. Basati sugli scritti del celebre E.T.A. Hoffmann, questi “pezzi fantastici” evocano un microcosmo di elementi propri della poetica romantica. Già i titoli dei brani di cui si compone quest’opera esprimono un prepotente desiderio di immergersi in un mondo fatato, lontano dalle meschine brutture della realtà: da “Nella notte”, a “Favola” e a “Sogni inquieti”, la fantasia spiega le ali e si libra alta e sicura nel cielo. Due anime unite L’anima di Schumann trova piena e compiuta espressione nel Grand Humoresque, come il compositore lo descrisse a sua moglie Clara, ossia un inestricabile coacervo di risate e di lacrime: «Tutto è stato perfettamente descritto nella mia op. 20». Presenza fissa delle sale da concerto fin dall’età di 16 anni, Jörg Demus riuscì a compiere il miracolo di fare scoprire al pubblico di tutto il mondo Eusebio e Florestano, le due anime che coesistevano nel cuore di Schumann. La scomparsa di Demus costituisce una perdita gravissima per il mondo della musica.