PAGANINI: Quartetto N.3 - tre duetti concertanti per violino e fagotto

Niccolò Paganini, brillante compositore di opere da camera

Uno degli aspetti meno noti – ma che non può essere in alcun modo sottovalutato – della vita e della produzione di Niccolò Paganini è senza dubbio lo spiccato interesse che il grande virtuoso genovese dimostrò sempre per il repertorio cameristico, che lo vide impegnato sia come compositore sia come straordinario interprete. Questo interesse si concretizzò soprattutto nel genere del quartetto per archi, rappresentato in questo disco di sorprendente bellezza dal suo vigoroso Quartetto n. 3, un’opera che rivela tutto l’altissimo magistero del virtuoso genovese nell’ambito della produzione cameristica. Nei suoi tre Duetti per violino e fagotto Paganini confermò di essere uno degli autori di musica da camera più sofisticati della sua epoca, come si può facilmente notare nel fatto che seppe conferire a ognuna di queste opere un carattere contrastante e perfettamente definito. Tra le altre cose, queste tre opere hanno in comune temi pervasi da una meravigliosa cantabilità e una scrittura che sprigiona una contagiosa gioia nel fare musica d’insieme, un fatto che trova piena espressione nel termine francese “jouer”. Il concetto di cantabilità è sempre presente nella musica strumentale italiana del XIX secolo, come si può notare in maniera evidente nelle opere da camera di Paganini e in quelle di compositori come Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti, che si distinsero soprattutto in ambito operistico. Nei tre Duetti questi influssi vocali vanno a braccetto con grande naturalezza con una scrittura strumentale quanto mai brillante e impegnativa sotto l’aspetto tecnico.

Gabriele Pieranunzi, violino

Fabrizio Falasca, violino

Francesco Fiore, viola

Paolo Carlini, fagotto

Niccolò Paganini (1782-1840)

Quartetto n. 3 per due violini, viola e violoncello (M.S. 20)

Tre Duetti concertanti per violino e fagotto (M.S. 130)