MADDALENA LOMBARDINI SIRMEN: Sei Quartetti per archi

Quartetti per archi incantevoli e ricchi di colori

Il Lombardini Quartet non ha solo preso il nome della compositrice e violinista virtuosa veneziana Maddalena Laura Lombardini Sirmen, ma in questo disco di sorprendenre bellezza ha anche registrato i sei brillanti Quartetti op. 3 che compose nel 1769. La Lombardini Sirmen fu una delle poche donne che riuscirono a intraprendere con successo la carriera musicale nel corso del XVIII secolo e – a voler credere alle cronache coeve – fu anche la prima donna a scrivere quartetti per archi, un genere che ai suoi tempi era ancora agli albori della sua storia e in una fase iniziale di sperimentazione formale. L’obiettivo principale di ogni interprete di questo repertorio consiste sempre nel rendere nel modo migliore possibile il gioco di parole, gli affetti presenti nella musica e le emozioni più sottili, che in questi quartetti spesso cambiano così rapidamente, da dare quasi l’impressione di trovarsi su una vera e propria montagna russa di sentimenti. A distanza di due secoli e mezzo della loro composizione, questi quartetti in due movimenti continuano a incantare il pubblico dei giorni nostri con la loro varietà formale e la loro straordinaria ricchezza di sfumature timbriche ed espressive. «In primavera quando si fa una passeggiata in un giardino completamente fiorito si possono ammirare ovunque le innumerevoli bellezze della natura in tutto il loro splendore. Ascoltando la musica della Lombardini si provano le stesse sensazioni, con il sentiero punteggiato da molti piccoli fiori tutti da scoprire, alcuni più vivaci e riconoscibili a prima vista e altri meno appariscenti e facili da trascurare. Si tratta di una musica apparentemente fragile, che però cela in sé una insospettabile brillantezza, che si manifesta a chi la ascolta con la dovuta attenzione». Questo è il condivisibile parere di Elisabeth Wiesbauer del Lombardini Quartet.

Lombardini Quartett

Maddalena Laura Lombardini Sirmen (1745-1818)

Sei Quartetti per archi op. 3