JENNER GUSTAV: Opere per piano

Le opere per pianoforte di Gustav Jenner

Gustav Jenner fu il solo giovane musicista a ricevere da Johannes Brahms un invito a raggiungerlo a Vienna, per valutarne con un occhio critico lo sviluppo compositivo. Per questo motivo, non è sbagliato considerare Jenner come l’unico allievo di composizione del grande maestro di Amburgo. Lo stesso Jenner considerò il suo incontro con Brahms come un «colpo di fortuna decisivo» per la sua vita. Purtroppo, il fatto che i musicisti della cerchia di Brahms venissero regolarmente oscurati dalla luce sfolgorante dell’autore del Requiem tedesco ebbe conseguenze particolarmente negative per Jenner. In particolare, il semplice fatto di essere stato allievo di Brahms suscitò immediatamente contro Jenner l’accusa di essere un epigono del grande maestro e gli precluse quasi completamente la possibilità di essere giudicato solo per il suo talento. In ogni caso, è del tutto ingiusto liquidare Jenner come un semplice epigono di Brahms, come accadde spesso in passato. Infatti, per quanto si collochi senza dubbio nell’orbita del microcosmo sonoro brahmsiano, Jenner seppe sviluppare uno stile molto personale, che si può notare chiaramente anche nelle sue opere per pianoforte. La pianista svizzera Solvejg Henkhaus ha iniziato a suonare queste opere in giovanissima età, un fatto che le ha consentito di scoprire anche le più piccole sfumature di queste pagine intense e dal carattere profondamente introspettivo. Il grande interesse che Jenner nutrì sempre per i canti popolari trova piena espressione nei suoi temi, che spesso sono pervasi da una struggente cantabilità. D’altronde, la cantabilità costituisce l’elemento decisivo che consenti a Jenner di trasformare le melodie dei Lied nei temi delle sue opere strumentali.

Solvejg Henkhaus, pianoforte

Gustav Jenner (1865-1920)

Tre Ballate

Tema con variazioni

Otto Atmosfere

Unmilitary per pianoforte