BRAHMS: Opere cameristiche

Il primo disco realizzato dal Takács Quartet per la Hyperion è stato gratificato da una marea di recensioni trionfali: «il miglior quartetto per archi del mondo» ha registrato in condizioni assolutamente ideali, realizzando un disco che può essere legittimamente considerato «un modello di come dovrebbe essere la musica da camera» (The Guardian). Il Takács Quartet si accosta in questo disco al Quartetto op. 51 n. 2, unopera che il compositore amburghese tenne in sospeso per diversi anni, resistendo alle insistenti richieste di portarlo a termine, fino a quando non raggiunse il livello di perfezione a cui agognava. La strenua lotta condotta da Brahms contro il genere del quartetto darchi gli consentì di elaborare un linguaggio estremamente personale, caratterizzato da una inconfondibile originalità nello stile e nella condotta melodica. Le esecuzioni concertistiche del Quintetto in fa minore per archi e pianoforte di Brahms effettuate di recente dal Takács Quartet e da Stephen Hough sono state accolte da recensioni entusiastiche: «Si sa che il Takács Quartet e Hough sono sul punto di registrare questa splendida opera. Siamo sicuri che si tratterà di un disco davvero degno di essere ascoltato, con musica da camera ai massimi livelli» (The Guardian). Acclamato per la sua attività solistica, Stephen Hough dimostra in questo disco, frutto di una eccezionale relazione musicale, di essere anche un grande camerista. Il Quintetto in fa minore per archi e pianoforte è unopera intrisa da una profonda passionalità che a tratti assume tonalità decisamente fosche e permeata da una delicata teatralità, che in questo disco viene eseguita con una musicalità fuori dal comune.