HAYDN: Quartetti Op. 17

I Quartetti per archi op. 17 di Haydn vennero scritti in una delle fasi più prolifiche della carriera di Haydn nel sontuoso palazzo della famiglia Esterházy, dove poteva contare su un magnifico gruppo di musicisti, tra i quali spiccava Luigi Tomasini, un giovane violinista dotato di un fenomenale virtuosismo, il cui talento appare evidente nelle sei opere di questa raccolta, soprattutto nella rapinosa bellezza delle melodie dei movimenti lenti. Questi quartetti contribuirono in maniera determinante allascesa della stella di Haydn, facendolo diventare uno degli astri più luminosi del firmamento musicale dellepoca. Il loro incedere serioso e una padronanza sempre maggiore della retorica e dello sviluppo tematico collocano i Quartetti op. 17 in una dimensione incomparabilmente più matura e raffinata rispetto ai ben più leggeri e spensierati divertimenti e quartetti composti in precedenza da Haydn. Queste opere vengono oggi eseguite dal London Haydn Quartet, una formazione di strumenti originali già protagonista di una eccellente interpretazione dei Quartetti op. 9 salutata con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo. Questo attesissimo secondo cofanetto doppio offerto al prezzo di un solo CD fa parte delle celebrazioni dellanno haydniano.

GIÀ DISPONIBILE:

FRANZ JOSEPH HAYDN
QUARTETTI OP. 17
The London Haydn Quartet
CDA67611 (2 CD al prezzo di uno)
«Si tratta senza dubbio di una delle migliori incisioni dei quartetti di Haydn mai realizzata [] Lensemble di strumenti originali London Haydn Quartet esegue i sei quartetti dellop. 9 con un sincero sentimento, dinamiche sapientemente calibrate e un fraseggio di tale eleganza da far apparire prodigiosa anche la melodia più banale. Alcuni passaggi dai tratti assolutamente normali che in altre versioni passano spesso quasi inosservati in questa edizione assumono contorni quasi magici, anche grazie allutilizzo delle corde di budello, che contribuiscono a esaltare al massimo la flessibilità espressiva della scrittura haydniana» (Classic FM Magazine) «In questo disco si possono apprezzare sonorità molto più brillanti e vivaci di quelle che siano abituati ad ascoltare dalle formazioni filologiche, avvicinandosi molto a quello che doveva essere limpasto sonoro di un quartetto darchi settecentesco [] La qualità sonora della Hyperion è davvero eccellente, ravvicinata, trasparente e priva di qualsiasi durezza sonora. Nel complesso questo disco costituisce unuscita di grande interesse, al punto che potrebbe addirittura suscitare qualche diatriba, con il London Haydn Quartet che si conferma una formazione sensibile, provocatoria e tecnicamente ferratissima» (International Record Review).