A.V.: Organ Fireworks Vol.14

Il quattordicesimo volume della monumentale collana Organ Fireworks vede Christopher Herrick seduto alla consolle dellorgano della Town Hall di Melbourne. Come sempre, lorganista inglese propone una ricchissima silloge di pagine dai tratti spiccatamente virtuosistici, iniziando nella maniera più pirotecnica possibile con la mirabolante trascrizione della Marcia trionfale dellAida di Verdi realizzata da Edwin Lemare, alla quale Herrick ha dato una scintillante veste nuova. Tra le altre opere presentate, meritano di essere citati i brani dei compositori contemporanei Iain Farrington e Paul Spicer, ai quali fanno corona alcune delle opere più significative delle tradizioni organistiche inglese e francese del XIX e XX secolo.

GIÀ DISPONIBILE:

AA.VV.
ORGAN FIREWORKS VOLUME 13
Christopher Herrick, organo
CDA67734 (alto prezzo)
«Le sonorità di questo strumento sono semplicemente spettacolari [] Grazie a un gran numero di canne e di registri pirotecnici, questo organo si dimostra lo strumento ideale per esaltare le straordinarie doti virtuosistiche di Herrick, che non risparmia fuochi dartificio ed effetti di ogni genere per la durata di 78 minuti [] Lorganista inglese conferma di essere un interprete eloquente e un paladino convinto di questo repertorio []Herrick riesce a convincerci del fatto che tutti i brani meritano di essere ascoltati, eseguendoli con un entusiasmo contagioso e una scrupolosa comunicatività, due caratteristiche che rappresentano i tratti salienti di quasi tutti i brani su cui questo straordinario organista ha finora messo i piedi e le mani [] Pensato soprattutto per gli appassionati delle grandi sonorità organistiche e delle esecuzioni virtuosistiche [] il tredicesimo volume di questa splendida collana non è sicuramente sfortunato come potrebbe far credere alle persone più scaramantiche il suo numero» (International Record Review) «La tecnica di Herrick e la fantasia con cui sfrutta tutte le risorse dellorgano sono semplicemente straordinarie e in questo disco vengono esaltate ai massimi livelli dalla strepitosa qualità sonora della Hyperion» (Gramophone)