BUXTEHUDE: Integr.opere per organo Vol.2

Dopo il primo volume acconto con grande favore dalla stampa specializzata di tutto il mondo, lintegrale delle opere organistiche di Dieterich Buxtehude curata da Christopher Herrick prosegue con una scintillante silloge di preludi, toccate, opere su bassi ostinati e canzone intervallati da preludi a corali e a variazioni. Per questo nuovo disco Herrick ha scelto di utilizzare il magnifico organo della cattedrale di Trondheim, uno strumento costruito da Joachim Wagner (1690-1749) e riportato ai suoi fasti barocchi da un accurato restauro portato a termine nel 1994. Tra i lavori più significativi presentati in questo disco merita di essere citato il brillante Preludio in sol minore BuxWV149. Ascoltando questopera, la mente corre subito allimmagine di un organista seduto alla consolle del suo strumento completamente immerso nella contemplazione di una musica sublime. Unaltra opera di straordinaria bellezza è la Fantasia corale sul Te Deum BuxWV218, lunico brano basato su un cantus planus presentato su questo disco e una delle opere più ampie e grandiose di Buxtehude.

GIÀ DISPONIBILE:

DIETERICH BUXTEHUDE
INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO VOLUME 1
Christopher Herrick, organo della Cattedrale di Helsingør (Danimarca)
CDA67666 (CD alto prezzo)
«Una qualità sonora semplicemente sensazionale [] Linfallibile incisività dellarticolazione di Christopher Herrick si sposa a meraviglia con lelaborata scrittura contrappuntistica di Buxtehude [] Un esordio di integrale estremamente incoraggiante» (BBC Music Magazine) «Herrick si imbarca in una nuova appassionante avventura per la Hyperion e il primo volume dellintegrale delle opere organistiche di Buxtehude stuzzica davvero lappetito. La raffinata scrittura contrappuntistica di Buxtehude viene eseguita a tratti con una efficace magniloquenza [] Lorgano della Cattedrale di Helsingør, situato nel paese che diede la luce a Buxtehude, vanta una splendida tavolozza sonora» (Classical Music Magazine) «In questo disco Herrick sfoggia una grande energia e una notevole fantasia nella scelta dei registri per rendere il più varia possibile la sua interpretazione» (American Record Guide).