DOHNANYI: Piano Quintets & Serenade

Ernő Dohnányi è senza dubbio il meno noto dei tre compositori ungheresi che contribuirono a definire il linguaggio della musica del XX secolo: se infatti Béla Bartók e Zoltán Kodály sono diventati nomi molto familiari non solo tra gli appassionati del repertorio contemporaneo, la fama postuma di Dohnányi è invece legata solo a poche opere, per giunta assai poco significative. Questo bellissimo disco riunisce tre delle sue opere cameristiche di maggiore interesse, i due quintetti per archi e pianoforte, lavori tanto interessanti quanto diversi tra loro, e il suo eccellente contributo a uno degli organici strumentali più sottovalutati della storia della musica, vale a dire il trio d’archi. La Serenata in do maggiore per trio d’archi si colloca nel solco tracciato oltre un secolo prima da Mozart e da Beethoven pur presentando in maniera evidente lo stile di Dohnányi, che in quest’opera espresse per la prima volta il suo stile maturo ricco di elementi della tradizione ungherese. Al contrario, i due quintetti per archi e pianoforte riflettono chiaramente gli stili di Schumann e di Brahms, evocando a tratti addirittura la figura di Mendelssohn. «Interpretazioni fresche, brillanti e ricche di vitalità» (BBC Music Magazine) «Interpretazioni illuminanti […] Un disco davvero stupefacente […] che non possiamo esimerci dal consigliare caldamente» (Fanfare, Stati Uniti) «Questo eccellente ensemble suona con una serena sicurezza dalla prima all’ultima nota e il violino sfoggia sonorità argentine di meravigliosa bellezza. Nel complesso, si tratta di un disco veramente delizioso» (Hi-Fi News) «Questo disco merita senza dubbio una valutazione da tre stelle» (The Penguin Guide to Compact Discs).