The Russian Piano Tradition - Vol.10

Sviatoslav Richter non ha bisogno di nessuna presentazione, in quanto è unanimemente considerato uno dei più grandi pianisti del XX secolo. Nonostante la sua fama, le registrazioni effettuate in Unione Sovietica negli anni Cinquanta prima che iniziasse a esibirsi in Occidente sono ancora relativamente poco conosciute e spesso riservano ai numerosi ammiratori di questo straordinario virtuoso grandi sorprese. Questo nuovo disco della Appian propone due delle opere pianistiche più importanti di uno dei compositori più cari al cuore di Richter, che per una ragione o per laltra non incise più in studio. Composte prima del magnifico terzetto finale (D.958, D.959 e D.960), le sonate D.845 e D.850 rientrano di diritto tra i massimi capolavori di Franz Schubert, vantando anche la stessa profondità di concezione e la medesima ampiezza di respiro delle sorelle più conosciute. Negli anni Cinquanta le sonate di Schubert erano ancora virtualmente sconosciute in Unione Sovietica e Richter si rivelò uno dei loro apostoli più appassionati, rivelando al pubblico del suo paese un universo sonoro di grandissimo fascino. Nel complesso si tratta di interpretazioni di sublime bellezza, come si può notare soprattutto nellatmosfera sospesa al di fuori del tempo che caratterizza i movimenti lenti, ed è veramente difficile capire per quale motivo siano state riproposte così raramente nellera del CD. Per fortuna, alla fine degli anni Cinquanta gli standard sonori della Melodiya erano migliorati notevolmente, un fatto che ci permette di apprezzare nel modo migliore questo disco. Il programma è completato da una delle primissime registrazioni di Richter, il celeberrimo Improvviso D.899 n. 4, che venne fissato su disco nel 1950.