

Esecutore: Brodsky Quartet
Autore: Aa.vv.
Numero dischi: 1
Barcode: 0095115180129
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Continuando la sua esplorazione per la Chandos di repertori tanto interessanti quanto poco noti, il Brodsky Quartet presenta in questo disco di sorprendente bellezza una serie di opere ispirate al Nuovo Mondo, che consentono di farsi un’idea del tuttora poco conosciuto repertorio per quartetto d’archi degli Stati Uniti. Il lavoro più vecchio in programma è il celebre Quartetto in fa maggiore di Antonín Dvorák, l’unico compositore non americano presentato in questo disco. Il tentativo compiuto dal maestro boemo di esprimere in termini musicali l’anima americana si concretizzò in un’opera di straordinaria semplicità, spontaneità e gradevolezza d’ascolto. Ascoltando il Quartetto per archi di Samuel Barber è possibile percepire lo stile europeo di un compositore dai tratti inconfondibilmente romantici; da notare che l’Adagio centrale di questo lavoro è diventato famosissimo grazie a un arrangiamento per orchestra d’archi. Di gran lunga più americana è la musica di George Gershwin, di cui in questo disco viene presentata la deliziosa Lullaby, il suo primo tentativo di scrivere un’opera secondo i principi dello stile classico. Composti per rendere omaggio a Gabriel Fauré, i Due Pezzi di Aaron Copland vengono presentati insieme a un arrangiamento realizzato da due membri del Brodsky Quartet di Hoe-Down, un’opera che evoca in maniera molto suggestiva le atmosfere dell’America rurale e rivela parecchi elementi della musica celtica importata nel nuovo mondo dai coloni irlandesi. Sebbene sia conosciuto soprattutto come pianista jazz, Dave Brubeck ha composto Regret in un perfetto stile classico, che evoca le sonorità e l’impatto emozionale dei grandi capolavori del Barocco, gettando nello stesso tempo un ponte tra il microcosmo della musica classica e quello del jazz.