STAHLE - DVORAK: Quartetti con piano

Esecutore: Mozart Klavierquartett; C.Schilde,piano

Autore: Stahle-dvorak

Numero dischi: 1

Barcode: 0760623023328

Mdg
CD
2014
MDG0233
2014-09-01
18,59 €
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Un quartetto di meravigliosa bellezza Hugo Stähle aveva solo 22 anni quando morì di encefalite, una gravissima perdita per il mondo della musica, come si può facilmente capire ascoltando l’attesissima ristampa del suo incantevole Quartetto per archi e pianoforte. È davvero difficile credere al fatto che questo lavoro sia l’opera prima di Stähle, a giudicare dalla sua struttura perfettamente equilibrata e dalla sua coinvolgente esuberanza melodica propria del primo Romanticismo, che lo pongono sullo stesso livello delle opere migliori dei più famosi compositori della prima metà del XIX secolo. Un grande piacere musicale Quest’opera entra immediatamente nel vivo: pervaso da un incontenibile vigore giovanile, il tema iniziale procede ad ampie falcate sostenuto da nervosi accordi del pianoforte, con gli archi che prendono parte uno dopo l’altro con intensa energia al discorso musicale, per arrivare a un impressionante unisono. A questo punto si manifesta all’improvviso un idilliaco episodio lento. Introdotto dal pianoforte, il secondo tema dal carattere lirico ci conduce in un’atmosfera meravigliosamente serena, che viene però bruscamente stravolta da una furia febbrile, che ci conduce in un mondo del tutto diverso. Questo movimento è una vera opera d’arte, che trova la sua degna continuazione nella sublime cantabilità dell’Andante. Il finale chiude il quartetto in maniera brillante e gaiamente virtuosistica, con la vivacissima esecuzione dei quattro componenti del Mozart Klavierquartett guidati dal pianista Klaus Schilde. Vigore ritmico Nel Quartetto per archi e pianoforte op. 23 di Antonín Dvorák lo slancio giovanile si esprime in una maniera completamente diversa. Se nel primo movimento è già possibile percepire chiaramente l’influenza della tradizione popolare boema, nel Finale il giovane compositore ci stupisce con un ardito spunto formale, vale a dire una sezione in tempo ternario in forma di scherzo che apre il movimento, ma che nel giro di pochissimo tempo passa in tempo binario. Da quel punto in avanti il ritmo cambia in continuazione esaltando l’ascoltatore, fino a quando il tempo ternario e quello binario si presentano insieme, chiudendo l’opera con toni di fantasmagorica vitalità. Un’esecuzione magistrale Dopo aver ascoltato questo splendido disco, qualcuno potrebbe chiedersi se Hugo Stähle avrebbe potuto raggiungere la fama ottenuta da Dvorák nel corso della sua più lunga carriera. Questa è ovviamente una domanda destinata a non avere risposta, anche se a giudicare da questo quartetto nessuno può negare che Stähle aveva stoffa in abbondanza per affermarsi nel pur non facile panorama musicale dei suoi tempi. Da parte sua, il Mozart Klavierquartett ha fatto tutto il possibile per garantire a questo sfortunato giovane compositore un posto di spicco nella galleria dei grandi maestri attivi nella seconda metà del XIX secolo con un’interpretazione di altissimo livello del suo primo capolavoro.

Tracklist

Hugo Stähle (1826-1848)
Quartetto in la maggiore per archi e pianoforte op. 1
Antonín Dvorák (1841-1904)
Quartetto n. 1 in re maggiore per archi e pianoforte op. 23

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