

Esecutore: Doric String Quartet
Autore: Haydn
Numero dischi: 2
Barcode: 0095115183120
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I sei quartetti per archi op. 20 di Franz Joseph Haydn costituiscono una delle pietre miliari di quello che viene ritenuto da molti il genere più elevato e colto della letteratura cameristica. Il grande compositore di Rohrau scrisse queste opere nel 1772 perché venissero eseguite dalle prime parti della sua orchestra di Esterháza e – fatto piuttosto insolito – in un primo tempo non si preoccupò di trovare un editore. Nonostante questa decisione, ogni lavoro di questa raccolta è un vero capolavoro, anche grazie all’utilizzo di ardite tecniche compositive che avrebbero radicalmente trasformato il genere, proiettandolo verso un futuro allora ancora inimmaginabile. In particolare, nei Quartetti op. 20 Haydn non esitò a mettere in discussione i ruoli che venivano convenzionalmente attribuiti ai quattro strumenti, pose grande attenzione alle strutture formali e alle sfumature timbriche e dimostrò quanto grandi potessero essere le risorse espressive di queste opere, che diedero un contributo determinante alla definitiva consacrazione del genere strumentale. Questi quartetti racchiudono in sé un caleidoscopio di sentimenti e di emozioni. Dal movimento lento introspettivo e simile a un antico corale del Quartetto n. 1 in mi bemolle maggiore, al brillante spirito comico che pervade il Quartetto in re maggiore n. 4 passando dalla scrittura al tempo stesso tesa e radicale del Quartetto n. 3 in sol minore, questi lavori fanno parte di una categoria a sé, al punto che non pochi appassionati e diversi addetti ai lavori li considerano le opere più belle scritte da Haydn. L’esecuzione di questi incantevoli quartetti è stata affidata dalla Chandos al Doric String Quartet, una delle formazioni cameristiche più valide e interessanti dell’ultima generazione. Questa formazione ha già realizzato per la casa discografica inglese diversi dischi salutati con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo e ha ricevuto giudizi quanto mai lusinghieri per i concerti che l’hanno vista eseguire i quartetti di Haydn. In particolare, il critico del Sunday Telegraph ha scritto: «I quartetti di Haydn e il Doric String Quartet sembrano fanno gli uni per l’altro […] L’interpretazione di questo giovane ensemble ha rivelato da un lato una meravigliosa musicalità e dall’altro una insospettabile intensità espressiva, che ha portato il pubblico a scoprire lo straordinario genio creativo che si cela sotto la pelle di Haydn».