ADOLF BUSCH: Opere cameristiche

Il secondo volume dell’integrale delle affascinanti opere cameristiche di Adolf Busch

Adolf Busch non fu solo il più carismatico violinista tedesco attivo negli anni compresi tra le due guerre mondiali, ma si distinse anche come compositore, scrivendo oltre cento opere di pregevole fattura. Dopo il grande successo ottenuto dal primo disco contenente i trii e il quartetto per archi e pianoforte di Busch, il Sarastro Quartett prosegue in questo disco di sorprendente bellezza la sua riscoperta dell’opera di questo compositore di grande interesse. Il linguaggio armonico di Busch si basa in gran parte sullo stile di Max Reger, uno degli amici più sinceri su cui poté contare durante gli anni che trascorse a Weiden. Nello stesso tempo, la lunghissima frequentazione con gli straordinari capolavori cameristici fioriti nel periodo compreso tra Mozart e Brahms contribuirono a conferire alle opere di Busch un perfetto equilibrio formale e una meravigliosa trasparenza sonora. Inoltre, alcuni temi e motivi delle sue opere risentono in maniera evidente dell’influenza di Dvorák, le atmosfere sfumate di talune immagini sonore evocano chiaramente l’immagine di Mendelssohn, l’impulso ritmico ricorda lo stile di Beethoven, mentre per l’intensità lirica si avverte un riferimento a Schubert e Schumann. Il fatto che Busch non avesse alcun timore a impegnarsi in una retrospettiva stilistica spinse parecchi critici suoi contemporanei a muovergli pesanti accuse, ma l’aspetto di gran lunga più importante per gli ascoltatori dei giorni nostri è costituito dal modo in cui Busch ha saputo dare vita a una sintesi stilistica molto valida, basata su una assoluta padronanza del materiale musicale, su una grande profondità espressiva e sui ricorrenti spunti umoristici che pervadono tutta la sua musica.

Sarastro Quartett, Dimitri Vecchi, flauto

Adolf Busch (1891-1952)

Nove Pezzi per quartetto d’archi op. 45

Quartetto in la minore per archi op. 57

Quintetto in do maggiore per flauto, violino, due viole e violoncello op. 68