Alla tenera età di settantasette anni Earl Wild ha deciso di aggiungere questa sua interpretazione degli "Studi" a quelle già esistenti, e facendo tesoro dei suoi sessant'anni vissuti nella "tradizione romantica" dà un'immagine di questi lavori come pochi altri pianisti sono capaci di fare. "Altro momento formidabile del pianismo di Wild é certamente rappresentato dal disco degli studi di Chopin che, così ci dicono - e non si fa fatica a crederlo - é uno dei best-seller della casa americana ...Anche perché oltre all'indiscutibile arte del virtuoso americano, qui si percepisce, in doppia sovrapposizione, il suono luminoso di uno straordinario strumento (un "Baldwin" dei migliori) ed una straordinaria
qualità della registrazione digitale (1992) quanto mai perfetta e scintillante."
Umberto Masini, Musica n°93-Ago/Set. 95